Beijing 2022

Treni super veloci e coincidenze impossibili

Panoramica sui trasporti cinesi ai Giochi Olimpici di Pechino

  • 09.02.2022, 18:29
  • 23.06.2023, 15:31
Treno veloce cinese

Ferrovia di classe

  • rsi.ch

Dall’inviato a Zhangjiakou Luca Steens

Per chiunque partecipi alle Olimpiadi di Pechino, i trasporti nei primi giorni sono stati un vero e proprio incubo, tra tabelle di percorsi e orari poco comprensibili e indicazioni dei volontari poco chiare. Ed è per questo che il racconto di treni e bus arriva solo a metà di questi Giochi Olimpici... ci è voluto un po’ per prendere le misure della caotica rete e per introdurre una serie di gesti convenzionali con gli autisti per essere sicuri delle proprie scelte ed evitare di partire in direzioni sbagliate. Commettere un errore è infatti il terrore di tutti, perché vorrebbe dire aggiungere facilmente ore a dei percorsi già lunghi anche se chilometricamente corti. Per esempio partendo dalla piazza del nostro albergo e volendo prendere il bus 01 bisogna fare attenzione se quello che arriva va verso l’alto o verso il basso. E non per forza dopo uno che va in una direzione ne arriva uno che va dall’altra… l’unica soluzione è gesticolare con l’autista.

Il fiore all’occhiello dei trasporti olimpici è il treno superveloce, super pure nelle finizioni, molto più di lusso già dalla seconda classe rispetto a qualsiasi treno elvetico. Partendo da Pechino, sede degli sport del ghiaccio, del big air e delle cerimonie d’apertura e chiusura, copre i 75km verso Yanqing (dove si svolgono sci alpino, bob, slittino e skeleton) in meno di mezz'ora, e i 180km verso Zhangjiakou (dove hanno luogo gli sport nordici e le altre competizioni fun) in meno di un’ora, raggiungendo su questa tratta una velocità massima di 350km/h. Il problema è che poi tra coincidenze e tempi lunghi di percorrenza dei bus (bisogna almeno prenderne due per raggiungere poi una sede di gara), bisogna calcolare almeno tre ore per muoversi da una zona all’altra.

Anche all’interno di ogni cosiddetto cluster bisogna prevedere almeno mezz'ora di spostamento per qualsiasi cosa si voglia fare, sempre nella bolla, nonostante tutto sia in un raggio breve. A Zhangjiakou tutto è nel diametro di una decina di chilometri. Tra limiti di velocità e inghippi vari, la speranza è poi quella di trovare un autista che riscaldi un po’ il veicolo, visto che le temperature si aggirano sempre attorno ai -10°C agli oltre 1600m di altitudine di questo luogo. La speranza diventa implorazione quando si tratta di prendere il bus che attraversa le montagne (con pure una galleria autostradale elicoidale) per passare da Zhangjiakou a Yanqing (la zona d’arrivo delle gare è a 1200m di altitudine, la città a 600m) e viceversa, perché due ore da surgelato fanno apprezzare meno i paesaggi di infinite distese e montagne e si rischia scendendo di scivolare sulle chiazze di idrogeno lasciate dai bus a celle a combustibile o da chi sparge costantemente disinfettante sull'asfalto dei parcheggi e sui veicoli...

01:22

Beijing 2022, viaggio in treno (10.02.2022)

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