Nella sua seconda lettera aperta inviata ai tifosi biancoblù il presidente dell'Ambrì Filippo Lombardi è entrato nei dettagli anche del furto di materiale della prima squadra, al quale aveva già accennato nella sua prima missiva. "A parte la delusione per certi furtarelli e piccoli danneggiamenti in casa nostra (cui stiamo rimediando, sperando che non si riproducano) la cosa che ci ha fatto particolarmente male - ha scritto il numero uno dell'HCAP - è stato il furto di cinque maglie dal nostro spogliatoio. Per intenderci: non si tratta di maglie stampate come le repliche che si comperano allo shop, ma delle maglie originali, uniche e personali di cinque giocatori. Con che spirito avrebbero giocato le prossime partite indossando una replica? E con che spirito avrebbe giocato l'intera squadra, dopo che il suo "santuario" era stato profanato dai suoi stessi tifosi?"
"Posso però dare una prima buona notizia - ha proseguito Lombardi - chi aveva rubato queste maglie le ha ora riconsegnate spontaneamente, senza costringerci ad una lunga ricerca di polizia basata sulle immagini della videosorveglianza. Siamo sollevati che la cosa sia rientrata e ci mettiamo una pietra sopra, ma rinnoviamo a tutti un chiaro appello: non è perché una porta è stata lasciata aperta (o non è ancora dotata di serratura) che ci si può servire come si vuole. Vale per lo spogliatoio, i magazzini, i bar, i ristoranti, gli spacci, le lounge!"
Cerchiamo tutti di guardare avanti, goderci quanto siamo riusciti a costruire, mantenerlo a lungo nel tempo e tramandarlo in buono stato alle prossime generazioni

NL, la pillola sull'Ambrì (La Domenica Sportiva 03.10.2021)
RSI Sport 03.10.2021, 16:17