L'Ambrì domina un derby senza storia

Una sonora lezione. Questa la sintesi del quarto derby stagionale, che l'Ambrì ha stravinto per 7-2 battendo un Lugano molle ed arrendevole dal primo all'ultimo minuto. Mai in partita la formazione di Kapanen, sovrastata dall'energia dei leventinesi e lontana parente della squadra vista contro lo Zurigo prima della pausa. E pensare che pochi minuti prima del match l'allenatore finlandese si era augurato che la squadra riuscisse a portare in pista grinta ed emozioni, ma il messaggio non è evidentemente passato.

Il primo tempo è infatti stato un completo dominio biancoblù, con il 3-0 dopo i primi 20' specchio fedele di quanto visto sul ghiaccio. Flynn dopo 38", Mazzolini e Fohrler (alla prima rete in NL) hanno concretizzato l'enorme lavoro di forecheck operato dagli uomini di Cereda, che ha messo in completa difficoltà una formazione, quella bianconera, incapace di reagire.

La supremazia territoriale del'Ambrì è rimasta tale pure nel secondo periodo, nonostante l'estemporaneo punto del 3-1 messo a segno da Fazzini. I padroni di casa hanno continuato a spingere e maramaldeggiare dalle parti di Zurkirchen, ricompensati dalla meritata quarta rete firmata da Fischer a punire la passività degli ospiti. Così nell'ultima frazione sono giunti i gol di Flynn, Müller (a porta vuota a oltre 10' dal termine!) e D'Agostini, a rendere ancora più dura l'umiliazione per i sottocenerini, lenita dal 7-2 di Riva. L'Ambrì con questo successo supera in classifica proprio il Lugano, che scivola al penultimo posto, mentre i biancoblù vedono la linea a soli tre punti di distanza.