dall'inviato a Riga Federico Fiorito
Highlight: la Svizzera produce tantissimo nel primo tempo e anche subito in avvio di periodo centrale con Corvi che si vede negare la gioia del gol dalla provvidenziale parata di Shutov. E allora il Kazakistan prende coraggio e la conclusione di Fora, deviata da Herzog, che porta al 2-0 cancella il presagio di una serata stregata. Arriva immediatamente anche il terzo gol di Riat e la partita scivola via senza nessun problema.
Top scorer: è l'osservato speciale e non delude le aspettative. Ci mette due cambi ad ingranare, ma alla terza entrata sul ghiaccio sprigiona velocità, giocate di fino e tanta voglia di far bene. Pur senza trovare la via del gol, Fiala esordisce in modo convincente al Mondiale e quando è in pista è impossibile non notarlo, anche perché l'intesa con Malgin, non in grandissima serata, sembra comunque già ben avviata. L'ostruzione sul portiere che nega il 4-0 a Glauser, visto l'esito del confronto, lo consideriamo un peccato veniale.
Time out: era successo nel 1939 ed ora la storia si ripete. La svizzera mantiene la porta inviolata per 180' nei primi tre incontri del Mondiale ed eguaglia un record che resiste da 84 anni. In verità allora gli shutout furono quattro di fila (e i minuti complessivi 201) ma le partite avevano tempi da 15' e allora ci concediamo il lusso di barare un po'. Al di là dei primati raggiunti o da raggiungere, si conferma qui a Riga la solidità difensiva rossocrociata. Sarà dunque interessante scoprire cosa succederà a partire da giovedì, quando la Slovacchia darà il via a una serie di confronti con avversarie di tutt'altro calibro. Avversarie che ci faranno capire meglio le ambizioni rossocrociate... nel 1939, per inciso, arrivò un bronzo.

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