“Buonanotte” era una trasmissione di una radio indipendente di Napoli, a fine anni ‘90. Era un programma di dediche, ma assolutamente non di pensierini amorosi fra fidanzatini: persone in libertà, mandavano un saluto ai parenti in prigione. Una dedica tipo? «Sono Nunzia da Secondigliano. Porto i saluti a mio marito Carmine, con prestissimo ritorno a casa a lui e ai suoi amici di stanza. Amore ti amo!» Sul “ti amo” in conduttore inseriva un lunghissimo effetto eco, che rendeva il tutto più kitsch. Ascoltate singolarmente, queste dediche sembrano qualcosa di trash, una parodia in stile Checco Zalone. Ma ascoltate in sequenza l’effetto è diverso: i saluti di “Buonanotte” agli ergastolani commuovono, mettono i brividi per la loro ingenuità, per la loro purezza, per tutta la sincerità e speranza che sta dentro quegli auguri di “presta libertà” ai propri cari. Non a caso, nel 2005, sono stati anche musicati dal duo napoletano Co’Sang.
Oggi, quelle registrazioni dei messaggi ai parenti in carcere fanno parte di un progetto della fotografa e artista Veronica Barbato. Assieme a una serie di immagini, poesie, scritte, documenti, formano Fine pena mai, un lavoro, molto umano e toccante, dedicato alle famiglie degli ergastolani in Italia.
“Fine pena mai” è una condanna che non viene scritta sui documenti ed è una condanna per chi resta fuori e aspetta.
Veronica Barbato

Una giovanissima sta per visitare un parente in carcere
«Sono stata ad osservare questi figli, questi adolescenti che si preparano come se dovessero andare a una festa di compleanno, a una messa o comunque un grande festeggiamento, alle 04.30 del mattino. In realtà, il festeggiamento è andare a trovare, per un’ora alla settimana, il loro parente.
Mi sono avvicinata a queste famiglie senza pregiudizio: loro sono stati già giudicati e stanno già pagando la loro pena.
Quello che ho capito è quanto l’amore tenga in vita, dia la possibilità a queste persone di resistere ad attendere anni e anni di detenzione», conclude Veronica Barbato.

Una foto di amore famigliare
“Fine Pena mai” è anche un libro edito da Artphilein. Negli spazi della libreria e fondazione, a Paradiso, molti libri a tema carcerario sono consultabili. Il lavoro di Veronica Barbato è anche un’esposizione, visibile fino a fine gennaio 2026.
PADRE NOSTRO CHE SEI
NON SEI NEI CIELI
SCENDI IN QUESTA TERRA PER FARCI
RITROVARE QUELL’ORDINE DELLE COSE
ORMAI PERDUTE,
LIBERACI DAL MALE.
RIMETTI A NOI I NOSTRI SOGNI
E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE
ALLEVIA SE PUOI LE NOSTRE FERITE
CHE INGIUSTAMENTE E VOLGARI
SEGNANO LA NOSTRA PELLE
Poesia di un detenuto anonimo
https://rsi.cue.rsi.ch/info/ticino-grigioni-e-insubria/Rinnovata-la-fattoria-del-carcere-di-Cazis--3128744.html

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Telegiornale 10.11.2025, 20:00






