Alle ore 18:00 di giovedì 7 dicembre apre i battenti alla Villa Ciani di Lugano La Regionale - Mostra d’arte della Svizzera italiana, un’iniziativa dell’Associazione Arte Contemporanea per la Svizzera italiana. La mostra, ad ingresso gratuito, potrà essere scoperta grazie alle preziose informazioni delle giovani guide che accompagneranno il pubblico lungo il percorso durante tutto il periodo di apertura dell’esposizione dal 8 dicembre al 28 gennaio 2024.
La grande mostra collettiva, realizzata in co-produzione con la Città di Lugano, presenta il lavoro di 20 artist3 provenienti dal Ticino e dal Grigioni italiano, selezionati tra le oltre 120 candidature. Tra i moltissimi nomi interessanti da conoscere o riscoprire, eccone alcuni selezionati da noi.
Tristebacio Club
Il duo artistico, composto da Manuele Rezzonico e Nicola Martinelli, affronta temi legati alla quotidianità che interessano le nuove generazioni e l’era digitale, oltre che questioni legate alle proprie radici culturali. Una pratica giocosa e ironica, in contrasto con un’estetica malinconica, che si esprime principalmente attraverso grandi installazioni.

Tristebacio Club, Sky’s the Limit, 2022
Viola Poli
Interessata dalla coesistenza di più organismi nello stesso spazio, la sua ricerca artistica è incentrata soprattutto sulle forme di vita resistenti al dominio umano. Le sue installazioni spaziali, realizzate con materiali fluidi ed eterogenei, si appropriano di intere aree richiamando scenari pre o post apocalittici.

Viola Poli, dalla mostra Muta, 2022
Enea Toldo
Dipingendo su superfici di terra cruda, sabbia e paglia da lui stesso realizzate, l’artista affronta temi attuali e urgenti come lo smaltimento dei rifiuti, l’estinzione e ‘innalzamento del livello dei mari. Una pratica che parte da materiali naturali a basso impatto ambientale, dando vita a opere dalla profonda riflessione ecologica.
Eleonora Meier
L’artista ha avviato il suo percorso creativo sperimentando diverse forme espressive ma si è poi concentrata sulla pittura e il disegno. I suoi lavori si distinguono per la trasformazione della bidimensionalità pittorica in una dimensione spaziale, conferendo agli elementi dipinti una qualità installativa e scultorea. Un universo nuovo, magico e personale al quale si accede da un’altra realtà.
Eleonora Meier, I'll miss myself so bad when I die, 2019
Davide Barberi
Cresciuto immerso nella natura, le opere dell’artista riflettono il suo background rurale, esprimendo la mancanza di questo legame quando si trova in grandi città.
Utilizza scultura, disegno e fotografia come mezzi espressivi per comunicare la profonda connessione che sente con il mondo circostante, indagando le molteplici modalità di coesione tra l’essere umano e l’elemento naturale.

Davide Barberi, Spoglie atto secondo

Intervista a Daniele De Agostini
RSI Cultura 07.12.2023, 11:13
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