Un incontro collettivo dedicato alla lettura silenziosa, l’idea del Silent Reading è piuttosto semplice: leggere insieme, ma ognuno immerso nel proprio libro. I partecipanti si ritrovano in un luogo condiviso — un museo, una libreria, un bar, un parco — per dedicarsi per un’ora o due alla propria lettura personale, nel silenzio più totale. Nessuna distrazione, nessun obbligo di interazione, nessuna fretta.
Negli ultimi anni questo format è diventato sempre più popolare. Un numero crescente di organizzatori porta avanti incontri di questo tipo, offrendo un’alternativa calma e inclusiva ai ritmi frenetici della quotidianità.
Silent Reading, Museo Hermann Hesse
In Svizzera l’associazione Silent Reading Rave è tra i primi ad aver dato forma a questo movimento, promuovendo la lettura come esperienza collettiva con almeno due appuntamenti al mese tra Zurigo, Basilea e altre città, soprattutto per giovani in cerca di tranquillità. Anche in Ticino, realtà culturali come il Museo Hermann Hesse, Spazio L’Ove e Spazio Fervida hanno già sperimentato questa iniziativa, offrendo più momenti di incontro.
Una nuova forma di aggregazione
Il Silent Reading è diventato un nuovo modo di stare insieme, senza la necessità di parlare. Una forma di socialità discreta, che accoglie chiunque ami leggere, indipendentemente da genere, età o background.
Una tendenza completamente opposta al fenomeno del “performative reading” - in cui non si legge tanto per leggere, ma per dimostrare a tutti quanto si è intellettuali - e che dà il meglio di sé sui social.
In questo caso, invece, gli incontri si trasformano in momenti di scambio autentico, magari davanti a un caffè o a una fetta di torta, dando vita a una vera e propria comunità di lettrici e lettori. Un’esperienza semplice ma stimolante per confrontarsi e trovare nuovi spunti letterari.
Ritorno alla lettura
In un’epoca in cui le distrazioni sono ovunque e la nostra capacità di concentrazione è in costante diminuzione, questi incontri vanno controtendenza. Stare in silenzio per due ore, dedicandosi alla lettura, diventa infatti un gesto quasi radicale.
Partecipare a un Silent Reading significa riappropriarsi del proprio tempo e riscoprire il piacere di perdersi in un libro. Un’esperienza quasi meditativa, lontana dalle logiche di produttività e performance, in cui il ritmo rallenta, la mente si calma, e si impara a restare nel presente.
Letture resistenti: Francesca Melandri (5./5)
Alphaville: i dossier 21.11.2025, 11:30
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