Il teatro non è soltanto rappresentazione: è un luogo dove le vite si incontrano, dove una storia personale può diventare la storia di tutti. Con questa convinzione il Teatro Pan di Lugano inaugura il nuovo format “Condi-Viviamo”, un progetto che nasce per andare oltre la fruizione passiva e trasformare lo spettacolo teatrale in un’esperienza condivisa.
Il primo appuntamento è domenica 23 novembre al Teatro Foce di Lugano, alle 16. Si comincia con Il libro di tutte le cose, tratto dal romanzo di Guus Kuijer, una storia che affronta con delicatezza e coraggio il tema dei diritti dell’infanzia. Al centro c’è Thomas, un bambino che trova nella scrittura la forza di dare voce al proprio vissuto, ricordandoci che raccontare è il primo passo per trasformare il dolore in speranza.
Dopo la rappresentazione, il sipario non si chiuderà: si aprirà invece uno spazio di dialogo, un tempo per riflettere insieme su ciò che il teatro ci ha fatto sentire e pensare. Sarà un incontro intergenerazionale, dove le emozioni si intrecciano alle parole e le storie diventano occasione di confronto. Tra le voci che accompagneranno questo momento ci sarà anche Norma Bargetzi, protagonista della storica sentenza della Corte europea contro la Svizzera per la violazione dei diritti umani in materia ambientale, una vicenda che oggi è raccontata nel documentario Trop chaud. La sua presenza ricorda che le storie non appartengono solo a chi le vive, ma possono diventare forza di cambiamento per tutti.
Condi-Viviamo è un invito a riscoprire il teatro come luogo di comunità, dove le emozioni non si consumano ma si condividono, generando pensiero, coraggio e possibilità di trasformazione.
Il potere trasformativo delle storie
Charlot 16.11.2025, 14:35
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