Sull’isola grande di Brissago, tra gli spazi della villa Emden e il giardino botanico è ospitata, fino all’8 novembre, una mostra fotografica dal titolo Mutanti. Attraverso l’obiettivo di Daniel Pittet viene esplorato il tema dell’adattamento e della trasformazione, documentando organismi che mutano, si reinventano e sfidano il confine che sta tra reale e immaginario. Dettagli ingranditi di piante somiglianti a organismi fantastici, particolari di macrofotografia che rivelano visioni inaspettate. Le sue fotografie macro invitano a riflettere sulla resilienza della vita in un mondo in continuo cambiamento. Ogni immagine è accompagnata dal nome latino della pianta riprodotta e da un codice QR che consente di localizzare il punto preciso sull’isola in cui è stata scattata la fotografia originaria. Il catalogo della mostra sarà disponibile dall’estate 2025, edito da Armando Dadò.
Le forme di vita che appaiono nell’obiettivo del fotografo sono mutanti, si adattano cioè ai cambiamenti ambientali per sopravvivere e lo fanno con una forma di eleganza che va oltre ogni immaginazione. La mutazione genera diversità. Organismi modesti danno vita ad esseri fantastici attraverso una metamorfosi inedita, a riprova che la vita sa adattarsi, ricercando nuove forme di equilibrio.
Mutanti di Daniel Pittet
Alphaville 29.04.2025, 18:05
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Daniel Pittet, nato nel 1967, è ingegnere-architetto e fotografo. Dal 2002 risiede in Ticino. I suoi temi preferiti nella fotografia sono la terra, la danza contemporanea e l’habitat umano. Oltre alla fotografia si occupa di missioni umanitarie e di cooperazione allo sviluppo all’estero.
Arrivando sull’isola di Brissago, ero attirato dalla grande espressività delle piante, in particolare quando le guardiamo con una lente. L’idea qui è di riflettere sulla nozione di trasformazione e di necessario adattamento ai cambiamenti contestuali, che sono l’essenza stessa della vita sulla terra. In questo caso lo specchio, insieme al cambiamento drastico di scala, hanno sconvolto la natura, trapassando il limite tra il mondo vegetale e quello animale, trasformando piccoli boccioli indifesi in insetti giganti. I grandi formati delle fotografie hanno amplificato ancor più questo effetto di mutazione.
Daniel Pittet, intervistato da Lina Simoneschi per “Ho visto cose”
L’esposizione si inserisce nel programma di celebrazioni per i 75 anni dalla storica acquisizione delle isole da parte degli enti pubblici e associazioni che ancora oggi ne tutelano il valore naturale e culturale.
Daniel Pittet, il ritratto - di Lino Bini
RSI Info 21.06.2016, 08:05