Arte e Spettacoli

Nicolas Polli e Sabine Hess

Un progetto sulle dinamiche del convivere

  • 17.09.2023, 08:12
  • 19.09.2023, 10:58
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Nicolas Polli e Sabine Hess al Verzasca Foto Festival

RSI Cult+ 12.09.2023, 16:24

  • Francesco Gabaglio / Debora Huber
Di: Francesco Gabaglio 

Verzasca Foto Festival, anno 2021: è il teatro dell’incontro tra Nicolas Polli, fotografo e grafico ticinese, e Sabine Hess, fotografa di Thun. Un incontro che si traduce in un duplice innamoramento: sia dal punto di vista personale sia da quello artistico. Nascono così una relazione e una collaborazione a distanza, che danno luce a vari progetti pubblicati da Ciao Press, la piccola casa editrice indipendente fondata da Nicolas stesso.

A due anni da quel primo incontro, i due decidono di andare a vivere insieme; prima, però, vogliono tornare in Valle Verzasca. Lo fanno tramite il programma estivo di residenze artistiche del festival fotografico.

“Abbiamo deciso di provare a partecipare a questa residenza”, spiega Nicolas Polli ai nostri microfoni, “con lo scopo di avere cinquanta giorni per ritornare nel luogo dove ci siamo incontrati e, allo stesso tempo, avere la possibilità di testare questa convivenza che poi comincerà a settembre”.

Testare una convivenza, secondo Sabine e Nicolas, significa anche stabilire alcuni limiti per quanto riguarda vari aspetti della vita quotidiana: dalla gestione dello spazio personale fino all’igiene e al cibo, senza dimenticare la sfera della sessualità. Partendo da aspetti che infastidiscono l’uno o l’altra, la coppia comincia così a elaborare delle linee guida per una convivenza serena. “All’inizio erano soltanto regole un po’ simpatiche”, continua Polli. “Poi sono diventate sempre più serie”.

Verzasca foto festival 1

Da qui alla trasposizione fotografica, poi, il passo è breve. La coppia comincia subito a far dialogare immagine e testo. Nasce così il nuovo progetto, che prende il nome dalla prima regola elaborata dalla coppia: “One bed, two blankets” (‘un letto, due coperte’).

Gli scatti nascono spesso spontaneamente e, abbinati alle 68 brevi regole, creano cortocircuiti che sprigionano sensi nuovi. Altre fotografie, invece, sono realizzate col preciso scopo di illustrare aspetti specifici della vita insieme. Il bianco e nero delicato, intimista e a volte naturalistico di Sabine Hess si fonde così con la composizione ingegnosa, precisa e a tratti ammiccante di Nicolas Polli. Ad essere ritratto è prima di tutto il concetto di casa nelle sue svariate declinazioni, ma ci sono anche attimi di intimità quotidiana, oggetti allusivi e momenti di contatto con la natura verzaschese circostante.

Verzasca foto festival 2

Si tratta di un progetto estremamente personale, intimistico e dai toni spesso scherzosi, ma mai autoreferenziale: “nelle fotografie ci siamo anche noi stessi, che è qualcosa che non facciamo mai”, precisa Polli; “allo stesso tempo, però, il senso è universale: il convivere come coppia è un’esperienza comune che spesso può generare problemi e liti. Diventa quindi molto interessante capire come, attraverso la fotografia e l’arte, si possa riflettere a priori su queste tematiche”.

Il progetto vede la luce in due formati: il primo è un libriccino, edito da Ciao Press, che raccoglie le riflessioni e le rispettive fotografie. Il secondo è un’esposizione particolarissima nell’ambito del Verzasca Foto Festival. Gli scatti, stampati in grande formato, sono collocati all’interno di una struttura in legno che ricalca la pianta di un appartamento. Essi sono quindi collocati sì all’interno di mura, “ma mura aperte: c’è un’apertura verso l’esterno. Allo stesso tempo, poi, non poteva mancare una ‘modina’, a sottolineare il fatto che ci troviamo in una casa in costruzione, come anche il nostro rapporto e la nostra convivenza futura”.

Verzasca foto festival

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