“Eclettico” è un termine perfetto, che gli calza a pennello. Sembra una parola inventata per lui, per il suo modo di stare al mondo, di porsi, di vestirsi con tanti colori, ogni giorno in modo diverso: “Il colore mi dà vita, mi dà gioia, mi dà la primavera. Pensa una primavera tutta grigia, che brutta sarebbe!”.
Carlo Rampazzi è un architetto, designer e artista nato ad Ascona. Ha cominciato a creare negli anni ’70. I suoi mobili son famosi in tutto il mondo: per esempio, alcune sue creazioni hanno arredato le case del regista Giorgio Strehler o di Michael Jackson e anche diversi Hotel di lusso a Saint Moritz, Arosa, Ascona, Dubai.
I suoi mobili sono pezzi unici, sembrano voler sfuggire a qualsiasi epoca e, soprattutto, a tutte le mode. Il suo stile viene definito “neo-eclettico” o “neo-massimalista”: parte da qualcosa di classico, ma lo rielabora in chiave nuova, con forti iniezioni di contemporaneità e di personalità.
Rampazzi ha disegnato anche vestiti ma “moda” è una parola che a lui va stretta: “Io faccio uno stile, non faccio moda!”. E ancora, “Parto dal cercare di realizzare il sogno del cliente che, magari, da solo non ci arriva, ha paura: la persona è il quadro e l’arredamento è la cornice.”
L’intervista video a Carlo Rampazzi è stata raccolta da Claudia Iseli, per la trasmissione “Turné”, in occasione dell’esposizione “L’eccezione della Regola” ad Ascona.