Il secondo film italiano in concorso alla Berlinale è “Gloria!” della regista debuttante Margherita Vicario (che lo ha anche scritto, insieme ad Anita Rivaroli), una coproduzione anche svizzera, grazie al contributo della Ticino Film Commission, che ha portato la troupe del film a girare alcune scene al Palazzo dei Landfogti di Malvaglia.
Margherita Vicario, poco più che trentenne, nasce come musicista e cantautrice, nonostante sia cresciuta in una famiglia di registi (il nonno è l’attore e regista Marco Vicario; la nonna l’attrice Rossana Podestà ed è figlia del regista Francesco Vicario) anche se fin da ragazza ha inanellato una serie di parti in film anche importanti (“To Rome with Love,” di Woody Allen) ed in numerose serie tv.
“Gloria!” è la storia di cinque ragazze orfane, che vivono nell’istituto religioso Sant’Ignazio, un orfanotrofio femminile alle porte di Venezia, all’alba del XIX Secolo. Il parroco del paese (un gigionesco Paolo Rossi) è anche il loro maestro di musica ed è in piena crisi creativa, dovendo prepararsi ad un evento fondamentale: la visita a tutte le chiese del Veneto del nuovo Papa Pio VII.
Delle cinque ragazze, Teresa è quella più sfortunata, perché muta e costretta a fare la serva. In realtà il suo silenzio è funzionale al mantenimento di un grande segreto personale, e inizierà presto a parlare: anzi a cantare, perché la musica è la vera protagonista del film. Una musica “diversa”, nuova; ribelle e prepotente, che scardina tutti i canoni dell’epoca. E cambia la vita delle ragazze.
Curioso e ben amalgamato il cast: oltre al citato Paolo Rossi, ci sono Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi (La Rappresentante di Lista), Elio (delle storie tese), Natalino Balasso e la ticinese Jasmin Mattei.
Un film gustoso (la scena iniziale è affascinante e ci proietta nel clima della storia) che rende omaggio alla creatività femminile, al potere rivoluzionario della musica ed è un esempio di ben riuscita coralità creativa. La Vicario, che ha scritto anche le musiche -ovviamente- ha messo molto di sé nelle cinque ragazze protagoniste, regalando un tono “pop” ad un tempo nel quale la musica non era certo per tutti. Un talento, quello che esprimono le protagoniste, ed una freschezza musicale che è a tratti irresistibile, una sorta di “Sister Act” catapultato nel difficile scenario culturale e sociale del 1800. Fresco e coinvolgente, il film sarà nelle sale, in Italia e nella Svizzera italiana, già dal prossimo 11 aprile.
Gloria!
Alessandro Bertoglio 22.02.2024, 20:00
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Alessandro Bertoglio 23.02.2024, 09:53
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