Lunedì 10 novembre 2025 dalle 20, il GranRex di Locarno ospiterà una serata dedicata alle immagini e ai suoni che partono da Gaza, in Palestina, e che lì sono rivolti. Una serata organizzata grazie alla collaborazione di Carovana091 con il Circolo del Cinema di Locarno, che si strutturerà in due momenti.
Il primo appuntamento è con la proiezione di From Ground Zero, esperimento collettivo guidato dal regista Rashid Masharawi che comprende 22 cortometraggi di giovani filmmaker e dà un punto di vista sulla loro vita e sulla loro situazione. Un film che avrebbe dovuto essere proiettato all’interno del Festival di Cannes del 2024 ma che è stato rigettato a causa delle tensioni politiche che avrebbe potuto innescare, costringendo il regista a organizzarne una proiezione all’esterno dell’area del festival. Rashid è poi riuscito a girare diversi festival come quelli di Amman, di Toronto e di Taormina ed è quindi un evento avere questo film nella sala locarnese.
Il secondo appuntamento sarà dedicato un progetto musicale di Carovana091 denominato We See You, che conferma come la Svizzera, pur essendo una piccola nazione, veda diverse città con le proprie realtà artistiche collaborare a livello sonoro in maniera dinamica e viva. Dopo la prima di Lucerna il 25 settembre al Mullbau ci sarà spazio per Berna, Locarno, Basilea, Zurigo e Ginevra. Ognuna risponderà artisticamente a quanto sta accadendo tramite una sorta di azione collettiva e continuativa, fino all’ultimo appuntamento datato 20 dicembre.
La serata coinvolgerà diversi musicisti attorno ad una “composed improvisation” di Clayton Thomas, intitolata Sound the Alarm. Tutti i partecipanti sono anche improvvisatori capaci e rinomati, a esibirsi sarà infatti una versione maggiorata dello storico Ensemble Sous-Sol, che da 12 anni porta avanti sessioni e incontri musicali sul Lago Maggiore.
Trasformatosi per l’occasione in una vera e propria orchestra sotto la direzione artistica del contrabbassista grigionese Luca Sisera. Due voci (Natalie Peters e Rosemarie Stucker), tre fiati (Carlo Brülhart, Enrico Teofani e Fabio Martini) due chitarre (Francesca Naibo e Francesco Giudici), due pianoforti (Luca Manzo e Hanswerner Plüss), due batterie (Sheldon Suter e Ivano Torre), per chiudere con il violoncello di Hanspeter Wespi e il contrabbasso di Ueli Wespi. Artisti che qui conosceremo alle prese con un repertorio ed un’impostazione differente.
Un’orchestra intera, pronta a conoscersi e a condividere un’idea di suono e di musica personale e politica. Politica nel senso più ampio del termine, dove significa occuparsi di arte e di tecnica e diventa impegno e cultura, portati avanti in maniera continuativa e convinta.
Il manifesto di We See You
Il bello di tutto questo è che nessuno è in grado di sapere che cosa succederà esattamente, non i musicisti e men che meno il pubblico. Molto dipenderà dal feeling, dalla sensazione che si svilupperà tra musicista e musicista e tra musicista e ambiente. Certo, qui c’è una traccia, quella di Clayton Thomas, giovane contrabbassista australiano che fin dall’inizio della sua carriera (autodidatta a 24 anni) è riuscito a collaborare con diversi mostri sacri mondiali, tra i quali Chris Abahams dei The Necks, Jeb Bishop, Ken Vandemark ed Anthony Pateras. Compone e mette in scena Sound the Alarm per la prima volta nel 2024, incidendo la seconda esibizione con un ensemble di sedici elementi dei quali cura la direzione.
Una composizione originale, che eticamente può ricordare quanto fatto da Charlie Haden con Liberation Music Orchestra, esprimendosi per sentimenti. In primis quelli di vicinanza, sostegno e solidarietà per una zona in stato di allerta, instabilità e tormento da quasi 80 anni, con quel che ne consegue. In secondo luogo, dall’idea di connettersi e di portare avanti un’idea di attenzione reciproca, di comunione e di personalizzazione attorno a questi sentimenti.

Il teatro nei luoghi di conflitto
Alphaville 22.10.2025, 11:45
Contenuto audio
Forse tutto ciò potrà essere soltanto vagamente percepito dagli spettatori, quindi si consiglia di approfondirne il progetto, andando ad ascoltare il brano originale risalendo verso le varie riletture. Così facendo, si potrà andare a riconoscere la personalità dei musicisti, in Ticino e nelle altre città elvetiche, alle prese con quello che forse un domani sarà riconosciuto come standard. Un’esibizione che di certo si vivrà ascoltando ma che, scommettiamo, dirà altrettanto vedendo i gesti, la vicinanza e i rapporti non verbali tra i diversi musicisti sul palco evolvere nell’arco della serata.
Si prospetta una serata di interesse e di coscienza, per promuovere riflessioni attorno a situazioni che ci vedono spettatori lontani ma non ci esimono dal cercare spazi di incontro, di creazione e di confronto, a sostegno di situazioni insostenibili.
From Ground Zero e We See You - Sound the Alarm
Proiezione e performance musicale
Cinema GranRex di Locarno, lunedì 10 novembre 2025 dalle 20

Gaza: tregua nuovamente in vigore
Telegiornale 29.10.2025, 20:00


