“Penso che ogni film, anche se non necessariamente autobiografico, nasca da uno spazio molto personale: quando poi la gente lo vede è come condividere un intero diario”.
Quando incontriamo Denise Fernandes al Locarno Film Festival, il pubblico non ha ancora visto il suo primo lungometraggio, c’è stata solo l’anteprima stampa. Il pensiero che questo “segreto”, condiviso per anni con poche persone, verrà ora rivelato la emoziona e la agita.
La regista ha passato l’infanzia e l’adolescenza nella città del Festival e in Ticino ha frequentato anche il CISA, dove si è diplomata nel 2011, ma quando ha sentito di dover scegliere il suo posto nel mondo è Lisbona che ha individuato come casa, la stessa città dove è nata, nel 1990. Le radici però sono a Capo Verde, da dove provengono i suoi genitori, ed è lì che ha deciso di girare Hanami. Un’opera prima che come titolo ha una parola giapponese ormai nota a livello globale, associata alla famosa fioritura degli alberi di ciliegio, ma che si svolge sull’isola di Fogo, nell’arcipelago capoverdiano. Qui il film segue la storia di Nana, la sua infanzia e la sua adolescenza, e il suo desiderio di restare su un’isola che tutti invece sembrano voler lasciare.
Locarno 77 (11./13)
Alphaville 15.08.2024, 12:35