Cinema

Le Cento Domeniche di Antonio Albanese

Incontro con il regista, attore e comico a cura di Michela Daghini

  • 21 novembre 2023, 10:00
  • 24 novembre 2023, 09:09
Antonio Albanese

Ospite negli studi di Rete Uno

  • M. Bitonti
Di: Michela Daghini

Quando parte la musica in studio il suo corpo inizia a vibrare, non riesce a stare fermo. Poi è un fiume in piena, nel raccontarsi e nel parlare del nuovo film che vede il suo ritorno al cinema. È Cento domeniche, film di denuncia sulle ingiustizie bancarie di cui è regista, protagonista e cosceneggiatore assieme a Piero Guerrera.

Narra la storia di Antonio, onesto operaio da sempre che vuole regalare all’unica figlia un matrimonio da sogno con i risparmi di una vita. Si scontra però con il crac di una banca che truffando i piccoli risparmiatori distrugge anche i loro sogni. Un lavoro questo di Antonio Albanese che prosegue il suo impegno nel cinema civile, con una denuncia sociale e uno sguardo attento agli ultimi, in questo caso al mondo operaio. Per girare è tornato nei luoghi in cui è nato e dove è iniziato il suo lavoro come tornitore in una fabbrica, prima di frequentare l’accademia d’arte drammatica Paolo Grassi a Milano che darà una svolta alla sua vita. Le riprese sono ambientate tra Lecco e altre cittadine della provincia tra cui Olginate, il suo paese.

Per Albanese è il film della vita, il più importante della sua carriera. “È quello a cui tengo di più per tanti motivi, perché la storia mi appartiene in modo particolare - l’ho girato nei luoghi e con una comunità che conosco bene - e soprattutto perché mi sono immerso nel personaggio completamente. L’ho vissuto con fatica ma anche molta gioia perché ci credevo, e volevo nobilitare le figure di questi personaggi e di queste vittime dimenticate”.

Tira un sospiro di sollievo dopo l’anteprima milanese, seguita alla presentazione alla Festa del cinema di Roma, che hanno accolto il lavoro con grande calore e lunghi applausi. Una tappa significativa nel suo ormai più che trentennale percorso, fra cinema, televisione, e teatro, che rimane fondamentale per l’artista. Attore completo, comico e profondamente drammatico, abbiamo iniziato a conoscerlo attraverso i suoi personaggi, surreali ma ispirati alla realtà, comici ma con un fondo di malinconia, in cui la nevrosi e l’alienazione, l’ottimismo immotivato e il vuoto ideologico contribuiscono alla narrazione di una società allo sbando. Si diploma alla scuola d’arte drammatica nel ‘91, scopre che la sua vera passione è la comicità e inizia a esibirsi sul palco dello Zelig creando i suoi personaggi, primo fra tutti il dolce Epifanio. Poi arriverà la tv a renderlo noto al grande pubblico con l’immigrato dal sud Alex Drastico, il telecronista-ballerino Frengo e Stop, il giardiniere interista di casa Berlusconi Pier Piero, a cui seguiranno l’industriale Perego, l’Ottimista, fino ad arrivare al Ministro della paura e al politico calabrese corrotto Cetto La Qualunque. Una grande capacità di stigmatizzare in pochi gesti o posture, vizi e costumi anche tragici del nostro contemporaneo.

Nell’incontro ricorda gli inizi nel teatro “classico”, e alcuni momenti di Mai dire Goal, spiega come sono nati Frengo e Stop, con quell’accento foggiano “che sembra un blues”, o Epifanio, ispirato da uno spettacolo del regista teatrale Danio Manfredini che ha lavorato sul disagio mentale. Ricorda le atmosfere che hanno accompagnato il suo lavoro negli anni, sul palcoscenico e sul set, il lavoro collettivo con gli altri attori. Un percorso fatto di studio, osservazione e dedizione il suo, senza mai cercare il successo facile. “Perché al pubblico devi proporre qualcosa di nuovo, qualcosa che non abbia già visto, che lo possa stupire”.

Nel cinema ha firmato cinque regie, ma è stato anche diretto da Gianni Amelio, Silvio Soldini, Carlo Mazzacurati, Pupi Avati, Francesca Archibugi, e anche Woody Allen. Cento domeniche arriva il 23 novembre nelle sale, in Svizzera e in Italia, e con la benedizione di pubblico e critica, auguriamo ad Antonio Albanese che il suo film preferito arrivi lontano. Nel cast, oltre ad Albanese, Liliana Bottone, Sandra Ceccarelli, Bebo Storti, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani, Giulia Lazzarini, Sandra Toffolatti, Martin Chishimba, Alessandro Piavani, Stefano Braschi, Nicola Rignanese, Marianna Folli, Federica Fracassi, Donatella Bartoli.

Intervista ad Antonio Albanese

RSI Cultura 21.11.2023, 09:12

Intervista ad Antonio Albanese

Rete Uno 22.11.2023, 17:29

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