Francia, Esercito, Giuseppina: le tre ultime parole di Napoleone rispecchiano il tono del film di Ridley Scott con Joaquin Phoenix e una perfetta Vanessa Kirby
E’ un kolossal da oltre 200 milioni di dollari e poco più di due ore e mezza il Napoleon che porta la firma dell’85enne Ridley Scott, in cartellone dal 23 novembre. Prodotto da Apple Tv+, che come con il Killers of the flower moon di Martin Scorsese ha dimostrato di non temere i progetti ambiziosi, il film-attesissimo- ci racconta di un uomo e un condottiero, le cui fortune e le cui rovine si dipanano dal 1793 con l’assedio di Tolone sua prima, grande vittoria militare, fino al 1821 (o meglio fino al 1815, perché i sei anni di esilio a Sant’Elena volano nello spazio di pochi secondi) in quel famoso 5 maggio.
In questi 20 anni abbondanti che il film ci racconta, c’è un concentrato di Storia incredibile (quella con la S maiuscola, parlando delle sorti di una Nazione e di un continente) mescolato a tanta storia con la s minuscola, quella dell’uomo, delle sue debolezze e delle sue passioni, soprattutto quella per Giuseppina Beauharnais, che nel racconto di Ridley Scott e dello sceneggiatore David Scarpa (col quale sta lavorando anche a “Il Gladiatore 2”) assume un ruolo forse più rilevante di quello che ha avuto in realtà.
Napoleon da oggi nelle sale ticinesi
Telegiornale 23.11.2023, 20:00
Proprio la realtà storica, come sempre in questi casi e forse ancora di più parlando di un personaggio così variegato quale è stato Napoleone, è uno dei temi di discussione che accompagnano fin dalle primissime anteprime questa nuova messa in scena cinematografica. Il futuro imperatore, ad esempio, non era a Parigi quando fu ghigliottinata Maria Antonietta e non ha mai fatto bombardare le piramidi d’Egitto...
Questo detto, il Napoleon di Ridley Scott resta un film visivamente molto appagante, a cominciare dalle scene di battaglia: prima su tutte quella innevata di Austerlitz, assolutamente entusiasmante sia per il preambolo tattico che per la realizzazione dello scontro vero e proprio.
Sono proprio quello delle sue battaglie sul campo -che scopriremo nel riepilogo finale, sono costate la vita a 3 milioni di soldati francesi- e quello delle sue relazioni con Giuseppina i due canali principali sui quali si sviluppa la narrazione del personaggio voluta da Scott (e da David Scarpa) per questo film, dove non manca un tono grottesco legato appunto alle vicende amorose del protagonista e della sua compagna, oltre alla raffigurazione che ne dà Joaquin Phoenix, con quel suo sguardo sempre sospeso tra il cupo, il triste e il quasi assente.
Questi due specifici segmenti della vita di Napoleone, si accaparrano gran parte del film, levando spazio all’attività politica, alle amicizie più o meno interessate con i personaggi di potere come Robespierre e alle altre conquiste del condottiero (la Campagna d’Italia non viene nemmeno menzionata).
Napoleon Napoleon!
Alphaville 23.11.2023, 11:30
Si parla dell’esistenza di una versione “director’s cut” di 4 ore circa: speriamo! Ma già così il film è intenso e merita la visione, soprattutto in sala.