Storia

Hariett Tubman

Il simbolo della lotta contro la discriminazione razziale

  • 21 March, 06:00
  • STORIA
  • CULTURA
Harriet_Tubman_c1868-69.jpg

Harriet Tubman, ca 1868

Di: Emanuela Musto

Fuggire dalla schiavitù, rischiare la vita per salvare la sua e altre famiglie di schiavi, guidare un’irruzione militare, diventare una spia per conto dell'Esercito dell'Unione e in seguito attivista del movimento per il suffragio femminile; questi sono solo alcuni dei successi di una delle eroine americane più coraggiose e conosciute. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale (che cade il 21 marzo) parliamo di Harriet Tubman.

„Se senti i cani, continua. Se vedi le torce nei boschi, continua. Se stanno gridando, continua. Non smettere mai. Continua così. Se vuoi un assaggio di libertà, continua.“

Harriet Tubman nasce come Aramita “Minty” Ross nella contea di Dochester (Maryland) intorno al 1820. Minty, viene al mondo durante la schiavitù e inizia a lavorare già all’età di 5 anni, passando dalle faccende domestiche al caricare il legname e poi durante l’adolescenza al lavoro nelle piantagioni. Due delle sue sorelle vengono vendute come lavoratrici forzate. Anche Minty da bambina viene venduta a differenti padroni che le infliggono varie punizioni e frustate. La vita di Hariett cambia per sempre durante una commissione a un negozio. Un uomo bianco lancia un peso da un chilo ad uno schiavo fuggitivo, manca il colpo e colpisce Minty in testa. I danni le causano permanenti “incantesimi del sonno”, oggi conosciuti come sintomi della narcolessia. Il padrone cerca di venderla, ma a causa della sua nuova condizione fisica nessun acquirente è disposto comprare una schiava con la narcolessia. Viene così mandata a lavorare con suo padre Rob Ross, che le insegna a tagliare la legna. Questo aumenterà la forza fisica di Minty e la metterà in contatto con dei marinai neri liberi che consegnano il legno dal Nord America.

800px-Harriet_Tubman_Civil_War_Woodcut.jpg
  • Un ritratto di Harriet Tubman

A metà ‘800 infatti, prima della guerra di secessione tra l’America del Nord e l’America del Sud (1861-1865) negli Stati confederati (Sud) le persone ridotte in schiavitù raggiungeva l’eccezionale percentuale del 34%. La schiavitù era la pietra angolare del sistema economico del Sud che dipendeva fortemente dal mercato internazionale del cotone e dall’importazione dei prodotti lavorati. Al Nord invece si osservava un progressismo generalizzato, un aumento degli abolizionisti contro la schiavitù e una grande affluenza di immigrazione che cozzavano con il conservatorismo radicale presente nel Sud.
Essendo in contatto con persone del Nord, Harriet ha occasione di imparare la “comunicazione segreta” usata per le rotte commerciali, informazioni che poi risultarono fondamentali più tardi nella sua vita. In questa mista atmosfera di persone nere ancora schiave e uomini liberi che lavoravano fianco a fianco, Minty incontra John Tubman, un uomo libero che sposò nel 1844. Dopo il matrimonio Minty adotta il nome della madre, Harriet. Il padrone della Tubman muore nel 1849. Quando la moglie dello schiavista pianifica di vendere tutti i suoi schiavi, Harriet teme di perdere tutti i suoi familiari e progetta la fuga. Fortunatamente era a conoscenza delle “underground railroads”.

Undergroundrailroadsmall2.jpg

Undergroundrailroad

La famosa Underground Railroad, contrariamente a quello che si potesse credere, non era una ferrovia sotterranea, non c’erano mappe complete o quartier generali dove rifugiarsi.
Era una rete segreta di case sicure per gli schiavi fuggitivi, capitani di navi e guidatori di vagoni disposti ad ospitare chi scappava verso nord. Si trattava di un gruppo composto da uomini e donne, schiavi liberi, supporter bianchi, indigeni, metodisti e battisti. Questi abolizionisti usavano le loro case per aiutare segretamente le persone che cercavano di fuggire dalla schiavitù e dal Sud verso quello che speravano sarebbe stato un futuro migliore. Erano persone bianche e nere che spesso rischiavano tutto per svolgere il loro ruolo nell’aiutare quante più persone possibile a raggiungere la libertà. Spesso usavano un linguaggio segreto, chiamando “treni” le guide che conducevano gli schiavi alla salvezza, mentre i fuggitivi alle diverse stazioni erano i “conduttori” e le persone che nascondevano gli schiavi nelle loro case erano conosciuti come “capistazione”. Non è chiaro come è nato il termine “railroad,” ma si crede sia apparso per la prima volta in una stampa su giornale nel 1839. Frederick Douglas vi allude nella sua autobiografia del 1945 in cui esprime la frustrazione per gli abolizionisti che hanno parlato della rete con tale mancanza di discrezione trasformando l’operazione in una ferrovia sotterranea. La Underground Railroad rappresentava speranza per un futuro migliore, ma era piena di pericoli sia per chi era in fuga che per chi dava ospitalità ai fuggitivi.

Tubman scappa con due dei suoi fratelli, Ben e Harry, finendo poi per tornare indietro, perché avevano paura di essersi persi. Durante uno dei suoi incantesimi di sonno, Harriet sogna di poter volare come un uccello e guardando in basso vede il sentiero per la liberazione. Nell’autunno del 1849 scappa definitivamente seguendo la Stella del Nord verso la Pennsylvania e la sua salvezza.

Harriet_Tubman,_with_rescued_slaves,_New_York_Times.jpg

Harriet Tubman con schiavi salvati

Harriet tornò al Sud 13 volte per salvare i sue nipoti, i suoi fratelli, i genitori e molti altri. Grazie alle sue capacità si guadagna il soprannome di “Mosè della gente nera” e lavora diligentemente con i propri compagni abolizionisti per aiutare le persone in schiavitù a fuggire, prima verso il Nord America e più tardi verso il Canada. Lavora come infermiera per l’armata dell’Unione durante la guerra di secessione facendo anche da scout e spia. Nel 1863 diventa la prima donna nella storia degli Stati Uniti a pianificare e guidare un raid militare liberando circa 700 schiavi nel Nord Carolina.

502284660_highres.jpg

Statua dedicata a Hariett Tubman, Philadelphia

Dopo la Guerra, il XIIIesimo Emendamento della costituzione americana abolisce ufficialmente e legalmente la schiavitù e il XVesimo dà il diritto al voto a uomini neri ed ex schiavi. Harriet era determinata a persistere. Riesce a ottenere dei fondi per persone libere da poco e aiuta a costruire scuole e ospedali.

Nel 1888, Tubman diventa ancora più attiva nella lotta per la conquista del diritto al voto per le donne. Nel 1896 appare ad una convention per supportare l’Associazione Nazionale di Donne di Colore a Washington D.C (National Association of Colored Women of Washington D.C) e dopo ad un incontro per il suffragio femminile a Ronchester, New York, dove disse al pubblico: “Sono stata una conduttrice nelle Underground Railroad e posso dire molte cose che gli altri non possono. Non ho mai guidato il mio treno sul passaggio e non ho mai perso un passeggero”.
Mentre la sua fama cresce, vari amici e alleati l’aiutano nella lotta nel raccogliere le pensioni dei veterani per il servizio dato nell’Armata dell’Unione. Nel 1899 le vengono finalmente concessi 20 dollari al mese di retribuzione. Quegli stessi venti dollari che dal 2016 raffigureranno il suo viso sulle banconote degli Stati Uniti.
Harriet Tubman muore il 10 marzo del 1913 e persino sul suo letto di morte la libertà delle persone rimane la sua priorità. Infatti afferma “Vado via per preparare un posto per te”.

Dossier: razzismo strutturale in Svizzera (1./5)

Alphaville 10.04.2023, 12:05

  • iStock

Ti potrebbe interessare