Da un progetto all’altro, dalla fine di una storia all’inizio di una nuova avventura. Insomma, si chiude una porta e si spera sempre che si apra un portone. È un po’ il ragionamento che ha portato Faustine Pochon, in arte Fauste, a imboccare la strada solista dopo diversi anni di militanza nel duo Barone.
Cominciamo quindi da lei, friburghese, penna «brutale» che si è lanciata a febbraio di quest’anno con il suo primo singolo, Toutes mes dents. Che, stando a ciò che racconta proprio lei, rischiava di venir cestinato per una produzione che non soddisfaceva appieno la sua idea. Rivisitato con una nuova produzione, ha finalmente visto la luce un anno dopo rispetto al programma iniziale. Ma in musica, in arte, si sa: meglio tardi che mai. E per fortuna che ha trovato una nuova forma che piacesse proprio a Fauste, perché piace proprio tanto anche a noi.
Il singolo è accompagnato da una copertina superlativa, con un immaginario elegante in stile elisabettiano, grazie al classico colletto a gorgiera, che subito ci porta in un castello pieno di fiori e cianfrusaglie interessanti da esplorare. Con il sempre presente tocco di modernità aggiunto dall’artista, si crea un mix davvero curioso e bello sì da vedere, ma soprattutto da sentire.