Morgenstern è un gruppo di amici, una famiglia musicale unita dalla passione per la Neue Deutsche Härte, un’evoluzione musicale più dura della Neue Deutsche Welle e che ha come massimi esponenti Oomph!, Rammstein o Megaherz, per citare alcuni.
Morgenstern sono gli alfieri rossocrociati di questa costola del rock tedesco. Sono partiti come band tributo ai Rammstein ma da qualche anno seguono la loro strada originale. Confederation Music li ha incontrati:
«Siamo una band con un’anima propria – dicono – , non siamo mai stati veramente un gruppo tributo. In scena avevamo un certo tipo d’atteggiamento, quasi fossimo dei Rammstein in un universo alternativo. Un giorno Francesco é arrivato in studio con un suo pezzo e abbiamo deciso di fare uno scherzetto al pubblico inserendolo nel set, tra le canzoni dei Rammstein. Nel frattempo le canzoni sono diventate tante e abbiamo deciso di pubblicarle come side project».
Dopo “Mechamorphose” del 2021, alla fine del 2023 Morgensterm hanno pubblicato “Zeitgeist” (Dark Tunes Music Group), il secondo album.
Con arguzia e liricismi teutonici, i ticinesi Morgenstern affrontano questioni fondamentali della nostra epoca: dalla guerra alla pandemia, dalla crisi ambientale a quella sociale, dal mercato bellico americano alla post verità e alla distorsione mediatica.
«“Zeitgeist” – spiegano – è nato dopo il periodo travagliato della pandemia, che aveva tagliato le gambe al nostro primo album “Mechamorphosis”. È una raccolta dei sentimenti e delle esperienze che hanno caratterizzato quel momento, del marcio che è emerso in quegli anni. Speravamo che l’umanità riuscisse a concigliarsi e a produrre qualcosa di buono, cosa che però non é avvenuta».
“Zeitgeist” é un treno in corsa appassionante che non ti da tregua e con cui Morgenstern ritraggono, con coraggio e senza schierarsi, una realtà distorta, dipingendola con i toni della poesia, della metafora, della satira e del sarcasmo. Nei loro testi, che vanno ascoltati con attenzione, parlano anche di «filosofia sociale».
«Il brano omonimo Zeitgeist é quello che meglio riassume il nostro messaggio: “benvenuti tra i ciechi, dove il sole non brilla ma va bene così perché occhio non vede cuor e non duole”. Si parla dell’ignavia dell’uomo, di come sia comodo girarsi dall’altra parte, far finta di non vedere ben sapendo che il male altrui è il nostro benessere. La povertà di qualcuno è la nostra ricchezza. E così che funziona il mondo».
Morgenstern sono DIY fin nel midollo, anche nel booking. Questo approccio li porta ad esibirsi e a raccogliere consensi soprattutto fuori dai confini nazionali.
L’album “Zeistgeist” é un treno in corsa che non ti da tregua, come i loro spettacoli dal vivo. È musica che ti fa muovere ma anche riflettere.