Storia

Le mie cose

Nel corso della storia il ciclo mestruale è stato oggetto di tabù, vergogna e disprezzo. Un approccio non completamente superato, che ha penalizzato fortemente la libertà delle donne

  • 2 ore fa
Trono Ludovisi: Afrodite che nasce dal mare. Marmo tasio, opera greca, 460 a.C. ca.

Trono Ludovisi: Afrodite che nasce dal mare. Marmo tasio, opera greca, 460 a.C. ca.

  • Wikipedia
Di: Lisa Fornara 

La femminista americana Gloria Steinem negli anni Settanta del secolo scorso si chiedeva, ironicamente, quale ruolo avrebbero avuto le mestruazioni nella storia se ad averle fossero stati gli uomini. Si rispondeva che, certamente, ne avrebbero fatto un elemento di potere e di perfezione. Proseguendo con la provocazione dell’attivista statunitense, si potrebbe aggiungere che, se così fosse stato, oggi conosceremmo la storia delle mestruazioni molto bene. Invece, purtroppo, le fonti giunte fino a noi sono scarse, frammentarie e quasi solo di mano maschile.

Diverse studiose ritengono che le mestruazioni, almeno nelle prime società umane, fossero un fenomeno misterioso e quindi magico: doveva apparire quantomeno curioso il fatto che le donne sanguinassero regolarmente senza morire; visto che per gli uomini era diverso, per loro una ferita aveva spesso un esito fatale.

Fu solo nel momento in cui divenne ben chiaro il ruolo maschile nella procreazione che le società assunsero un carattere patriarcale, abbandonando progressivamente l’idea di una “dea madre” in favore di un “dio padre”. Infatti, già a partire dal Levitico si trovano prescrizioni assai severe che riguardano le mestruazioni e che toccano sia le donne sia gli uomini: lei sarà impura per sette giorni, gli oggetti e le persone che entreranno in contatto con lei lo saranno fino alla sera e, nel caso in cui un uomo abbia un rapporto sessuale con una donna mestruata, anche costui sarà impuro per sette giorni.

Nella tradizione greca furono i filosofi che studiarono la medicina e l’anatomia come Aristotele, Ippocrate e Galeno a insinuare l’inferiorità delle donne, pur riconoscendo le evidenti somiglianze corporali di maschi e femmine. Nei trattati dell’Antichità le donne venivano considerate esseri instabili e le mestruazioni ne erano un sintomo.

Tra le descrizioni più celebri e fantasiose dei poteri oscuri delle mestruazioni vi è quella nel famoso trattato Naturalis Historia del 77 d.C., scritto da Plinio il Vecchio: Al sopraggiungere di una donna che ha le mestruazioni il mosto inacidisce; al suo contatto le messi divengono sterili, muoiono gli innesti, bruciano i germogli del giardino, cadono i frutti dagli alberi presso cui la donna si è fermata, al suo solo sguardo, la lucentezza degli specchi si appanna, si smussa la punta delle lame, si oscura lo splendore dell’avorio, muoiono le api negli alveari, persino il bronzo e il ferro arrugginiscono all’istante e il bronzo prende un odore sgradevole. I cani, se assaggiano il liquido mestruale, diventano rabbiosi e il loro morso è contaminato da un mortale veleno”.

Nonostante nulla di quello che scriveva Plinio abbia un riscontro oggettivo nella realtà - davvero una donna con le mestruazioni poteva smussare le lame con lo sguardo? - molte di queste convinzioni sono sopravvissute nel folklore popolare fino a tempi recenti.

Nel Medioevo i Padri della Chiesa arrivarono a interrogarsi sulla questione dell’impurità delle mestruazioni, impedendo, a volte, la partecipazione delle donne a riti cristiani come la comunione e la messa. Sostennero poi che il coito con una donna mestruata avrebbe avuto conseguenze nefaste, come la lebbra, sia per l’uomo sia per la prole. La convinzione di un potere malefico e prodigioso delle mestruazioni giunse all’Età moderna, quando si utilizzavano potenti filtri d’amore e ricette mediche contenenti sangue mestruale. Ancora gli illuminati enciclopedisti D’Alembert e Diderot definivano le mestruazioni come “uno dei più curiosi e imbarazzanti fenomeni del corpo umano”.

Ritratto di Ildegarda di Bingen, badessa e medica tedesca, William Marshall.

Ritratto di Ildegarda di Bingen, badessa e medica tedesca, William Marshall.

  • Wellcome Library, London. Wellcome Images

Se la storia sociale e medica delle mestruazioni è stata caratterizzata da un giudizio maschile negativo, utile a sostenere la subalternità femminile, che cosa ne pensavano le donne? Anche in questo caso sappiamo pochissimo. Tra le rare eccezioni ci sono le opere di Ildegarda di Bingen (1098-1179), monaca e filosofa tedesca, e di Trotula de Ruggiero (1050?-1130?), medica salernitana studiosa del corpo femminile.

Ildegarda, nei suoi scritti, era in armonia con la visione tradizionale e allineata ai suoi contemporanei, che sostenevano che il sangue mestruale fosse il modo con cui la donna potesse espellere gli umori che non riusciva a purgare diversamente, per esempio con il sudore. La monaca tedesca descriveva le mestruazioni in maniera accurata, mettendole in relazione con le fasi lunari, ritenendo che durante la fase calante il ciclo fosse meno doloroso e le collegava a Eva e al peccato originale.

Trotula, invece, lavorava alla scuola medica di Salerno e scriveva libri di medicina, in cui le mestruazioni non avevano nulla di negativo. Spiegava con competenza i dolori mestruali, i problemi come l’amenorrea e la dismenorrea proponendone rimedi a base di erbe naturali e salassi. Sulla sua vita non si sa quasi nulla, eppure è considerata la prima ginecologa e i suoi lavori sono tra i trattati medici più avanzati della sua epoca.

Trotula de Ruggiero.

Trotula de Ruggiero.

  • Wellcome Library, London. Wellcome Images

Trotula e Ildegarda sono state figure eccezionali che, comunque, nei loro scritti ci hanno detto poco o nulla di come venivano gestite le mestruazioni da parte delle donne meno colte. Ancora una volta, le informazioni che abbiamo sono scarse. Sicuramente molte donne, durante il ciclo, non usavano proprio niente. Altre, secondo quanto si sa, ricorrevano a pezze di diverso materiale, cinture, spugne, argilla. Sembra che forme di tamponi fatti di materiali vegetali fossero conosciute già nell’Antico Egitto.

Solo a partire dal XIX secolo abbiamo notizie più dettagliate: in quel periodo le donne usavano prevalentemente delle pezze di cotone, lino o flanella che fissavano a un elastico, una cintura o una guaina con una spilla da balia. I primi assorbenti usa e getta vennero commercializzati nel 1896 negli Stati Uniti ma, non potendo essere pubblicizzati perché immorali, fallirono ben presto. Negli anni seguenti altri tentativi ebbero lo stesso destino, anche a causa del diffuso imbarazzo di acquistare prodotti per l’igiene mestruale. Solo durante la Prima guerra mondiale le infermiere americane, stanziate in Francia, ebbero l’idea di usare bande di cellulosa e cotone come assorbenti. All’inizio degli anni Venti il prodotto venne messo sul mercato statunitense e finalmente ebbe successo. Un decennio dopo comparvero i primi tamponi, che giunsero nel Vecchio Continente solo nel secondo dopoguerra.

Da quel momento l’industria e la tecnologia dei prodotti mestruali crebbero esponenzialmente: negli anni Settanta arrivarono i primi assorbenti con l’adesivo e, anche se erano scomodi e spessi, sembravano una novità meravigliosa. Progressivamente i prodotti si fecero più sottili, anatomici e misero le ali; anche i tamponi, grazie a comodi applicatori, divennero sempre più facili da usare. L’impatto di tutta questa tecnologia mestruale, che ha migliorato notevolmente le possibilità di gestire il ciclo, non è stato però neutro: si stima che una donna utilizzi circa 11.000 assorbenti usa e getta nel corso della sua vita, che sono rifiuti non riciclabili. Le componenti di plastica e, a volte, di sostanze tossiche, hanno un costo ambientale considerevole. Per fortuna oggi esistono alternative più ecologiche ed economiche, come le mutande mestruali, le coppette, gli assorbenti lavabili e i prodotti biodegradabili, altrimenti rischieremmo di lasciare molte tracce, ancora negative, per raccontare la storia delle mestruazioni alle generazioni future.

21:07
immagine

Congedo mestruale: quando il dolore c’è, ma pochi lo ascoltano

RSI SexBox 30.07.2025, 11:00

Correlati

Ti potrebbe interessare