Storia

Lombardia medievale

Le bellezze culturali, artistiche e architettoniche di un territorio che fu al centro di interessi politici, strategici e religiosi

  • 11 agosto, 08:27
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Di: Giovanni Conti/REd. 

Città fortificate, borghi fertili, campi da coltivare: la Lombardia nel Medioevo fu tra le più fiorenti regioni europee, tanto da spingere un osservatore del XII secolo a ravvisare che: “se i lombardi si fossero amati raggiungendo un’unità politica e superando la loro frammentazione istituzionale, il loro sovrano non avrebbe avuto uguali sulla terra”.

La storia dell’arte e dell’architettura offre una chiave di interpretazione delle dinamiche che fecero della Lombardia medievale un luogo di equilibri politici, di interessi strategici e religiosi, e ci offre lo spunto per parlare anche di demografia, di storia sociale ed economica, dell’evoluzione del paesaggio agrario e cittadino.

Nelle campagne lombarde, infatti, spesso dal nulla, da paludi o dal puro terreno, sorsero edifici straordinari. Attraverso la costruzione di edifici, soprattutto religiosi, si modificarono il suolo, il territorio, la geografia, si crearono addirittura città e si costruirono abbazie e anche castelli a scopo di difesa e di celebrazione del potere.

Per avere un affresco dei numerosi fermenti medievali che investirono la Lombardia intervistiamo la professoressa Elena Vivaldi, medievista, ricercatrice, giornalista professionista, con all’attivo una serie innumerevole di conferenze e partecipazione ai convegni, autrice del libro intitolato Lombardia medievale per i tipi delle Edizioni del Capricorno.

28:56

Lombardia medievale

Quilisma 02.06.2024, 10:00

  • edizionidelcapricorno.it
Il libro nasce con l’intento di raccontare il territorio e attraverso le sue bellezze, attraverso i suoi monumenti, le sue testimonianze principali non necessariamente quelle più note, ma anche quelle magari più nascoste, quei gioielli spesso e volentieri trascurati, magari anche dalla conoscenza del pubblico, ma che in realtà racchiudono dentro di sé come una sorta di scrigno preziosissimo delle testimonianze, appunto culturali e artistiche straordinarie.

Elena Vivaldi, estratto intervista

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