Caratteristica del mese di novembre, la mela cotogna offre un sapore intensamente aromatico. Oggi probabilmente è presente nei nostri ricordi legati alle cotognate invernali dei nonni, tuttavia - nonostante le sue innumerevoli proprietà benefiche - questo frutto richiede un po’ di lavoro per la sua preparazione e a volte viene quasi dimenticato sia dalle persone che dall’industria alimentare.
Nel nostro territorio, questo frutto un tempo era molto diffuso nella Svizzera tedesca, dove il suo albero costituiva un elemento fondamentale del paesaggio collinare. Infatti, l’albero della mela cotogna è una piccola meraviglia della natura che dona bellezza e tradizione ai giardini e ai parchi. Questo arbusto dalle foglie verdi scure e lucenti può raggiungere un’altezza di circa 3-4 metri, ma la sua vera bellezza viene rivelata in primavera; quando i suoi fiori delicati si schiudono in splendide sfumature di rosa o bianco pallido.
Anche se ancora oggi il cotogno non costituisce una vera e propria coltivazione, è presente come albero ornamentale nei giardini e nei parchi e i suoi frutti sono tradizionalmente raccolti per la produzione di confetture e dolci, come la cotognata zurighese un dolce antico dal grande valore storico che fa parte anche dell’Arca del Gusto di Slow Food
Com’è fatta la mela cotogna?
È un tipo di frutto dalla forma simile a una mela e a una pera; presenta una buccia di colore che varia dal verde al giallo, spesso dura e cerosa. Rispetto alla deliziosa polpa della mela gialla, la cotogna ha un aroma più intenso, una consistenza più solida, granulosa e piuttosto aspra. Infatti, questo frutto raramente viene consumato crudo, proprio per il suo sapore forte.
Una caratteristica distintiva delle mele cotogne è sicuramente il loro profumo intenso, che può essere descritto quasi come floreale.
Buono a sapersi
La raccolta dei frutti avviene solitamente tra settembre e ottobre, dopodiché essi vengono posti a riposo per circa due o tre settimane sotto uno strato di paglia. Al momento della raccolta, le mele cotogne emettono un profumo così intenso da poter risultare fastidioso; tuttavia, la paglia contribuisce a neutralizzarne l’aroma fino a quando i frutti non saranno pronti per essere utilizzati in cucina.
Dove trovarla in cucina
La versatilità della mela cotogna la rende particolare, sebbene non sia un frutto comunemente consumato crudo, è molto apprezzato in cucina per le sue diverse applicazioni. Ecco alcuni dei modi più comuni in cui le mele cotogne vengono utilizzate:
Confetture e gelatine: le mele cotogne sono famose per la loro capacità di gelificare naturalmente grazie all’alto contenuto di pectina. Questo le rende ideali per preparare confetture e gelatine, da servire anche con formaggi o carni.
Liquori e alcolici: le mele cotogne vengono anche utilizzate per preparare liquori.
Dolci: le mele cotogne possono essere cotte al forno per preparare dessert come torte, crostate e budini. La loro consistenza densa le rende ideali per creare dolci ricchi e profumati.
Sciroppi e condimenti: la frutta può anche essere trasformata in sciroppi e condimenti, che possono essere utilizzati per insaporire carne arrosto o dolci. La selvaggina in questo periodo, è infatti spesso accompagnata dalle mele cotogne.
Benefici per la salute
Anche una mela cotogna al giorno...può togliere il medico di torno?
È un vero toccasana per l’apparato gastro-intestinale. In particolare, il consumo regolare di mela cotogna è indicato per:
controllare i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue;
prevenire diverse patologie cardiovascolari;
aiutare l’apparato digerente grazie all’apporto di acido malico;
favorire la motilità intestinale;
sfiammare le mucose gastro-intestinali;
contrastare la stitichezza;
combattere le infezioni gastriche e intestinali;
Fonti:
C.Teubner, Food – Il mondo del gusto per immagini, 2001
www.contadinisvizzeri.ch
https://www.tuttogreen.it/mela-cotogna/
https://www.lazzaris.com/magazine/mele-cotogne-curiosita-ricette/
https://impuls.migros.ch/it/alimentazione/alimenti/frutta/mela-cotogna