Territorio e tradizioni

Il carnevale di Biasca e i suoi tipici dolci borlitt

Dal 22 febbraio al 26 2023 torna il carnevale biaschese

  • 21 febbraio 2023, 19:08
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Regina Taitù e Re Naregna

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Di: Emma Berger

Questa mattina il gallo ha cantato per le vie del Borgo di Biasca, dando il via al Carnevale Re Naregna, che animerà la città fino alla fine della settimana.
Le origini di questo carnevale sono lontane, infatti il Re Naregna potrebbe risalire addirittura al XV secolo: non è chiaro quale fosse la forma del carnevale; tuttavia, si è trovato un documento del 1495 che parla di disordini e ferimenti verificatisi nella zona di Biasca, riconducibili al carnevale. Con lo scorrere del tempo, poi, la manifestazione rimase una parte importante per la popolazione biaschese, che trovava nel carnevale un’occasione di trasgressione e satira contro le proibizioni, ma anche tanti momenti di festa, ballo e tanto cibo, prima del digiuno del periodo quaresimale.

I borlitt, tradizione culinaria del carnevale

Se si chiede a qualunque abitante di Biasca quale sia la specialità culinaria del loro carnevale, la risposta sarà sempre una: i borlitt. Questi dolcetti, che sono una sorta di biscottino ovale fritto, fanno parte della tradizione gastronomica di Re Naregna da generazioni e generazioni, ma è difficile tracciare una linea per capire quali siano realmente le loro origini e la loro storia. Come dice Regina Taitù - alias Petra Rossetti -, i borlitt sono una di quelle ricette che tutti conoscono e hanno sempre cucinato, ma che nessuno sa da dove derivi. Lei stessa ha ricevuto la ricetta da sua nonna, senza però la spiegazione del procedimento. Confrontandosi con le altre signore anziane del paese è riuscita in seguito a ricostruire la ricetta, così da poter tenere viva la tradizione.
L’impasto base dei borlitt è composto da farina, zucchero, uova e burro, ma come ogni ricetta tradizionale che si rispetti, ogni famiglia ha la propria variante: c’è chi aggiunge del limone, chi del marsala, chi la grappa, chi la vaniglia… insomma, le modifiche degli aromi in base ai propri gusti sono molte. Da non dimenticare: «il pizzico di sale che esalterà i sapori dei dolcetti e li renderà meno insipidi» - come tiene a precisare Petra -. La forma che i borlitt devono avere è una specie di “pallina allungata”, che la regina ci consiglia di ottenere «prelevando un pezzo di impasto grande come una moneta da due franchi fra i due palmi della mano, formando dapprima una pallina e, in seguito, portando un palmo avanti e l’alto indietro, allungando ma non appiattendo l’impasto». Per friggere, invece, la ricetta originale richiede lo strutto, ma per una versione più “leggera” (e vegetariana) andrà benissimo anche l’olio di semi.
Cercando nei nostri cari archivi RSI, datata 1979, è possibile trovare una versione di questo dolce tradizionale preparato da due signore biaschesi: Pia e Ninfa; dove la prima chiama i biscottini “borlet”. Nello stesso video si intravede un bambino che si scotta mangiando un borlitt appena cotto: resistere alla tentazione di gustarseli appena scolati dall’olio rovente, infatti, è molto difficile!

I "Borlitt" di Biasca

RSI Shared Content DME 19.02.2020, 09:00

Re Naregna unito per non perdere la tradizione del dolcetto carnevalesco

Si sa che i prodotti tradizionali, se non vengono tramandati nel tempo e alle generazioni future, possono scomparire. È quello che stava succedendo ai borlitt 10-15 anni fa a Biasca: molti giovani non conoscevano il dolce, oppure, chi lo conosceva non sapeva come prepararlo, non avendo la ricetta tramandata in famiglia. Per evitare che questo accadesse e per fare conoscere i borlitt ai più piccoli e alle persone non originarie di Biasca, fino all’ultima edizione del carnevale la Corte si impegnava a preparare diversi chili di borlitt che venivano distribuiti il mercoledì, insieme al giornale satirico “Ra Froda”. L’iniziativa ha avuto successo e molte persone hanno iniziato a chiedere la ricetta per riprodurre i dolci. Da quest’anno non sarà più la Corte a distribuirli, ma saranno venduti per tutto il periodo di carnevale dalla pasticceria Clemente Florioli di Biasca.

Non solo borlitt

Oltre ai dolcetti tipici non potranno mancare la merenda per i bambini giovedì 23 dopo il corteo delle 14, il pranzo degli anziani venerdì 24, e ultimo ma non per importanza, il risotto di sabato 25 alle 12:00. Tutti e tre gli eventi si terranno al Salone Olimpia. Piccola chicca dopo i bagordi di sabato: alle 5:00 del mattino verranno offerti cornetti per tutte le persone che hanno festeggiato tutta la notte!

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