Cucine senza frontiere è il nuovo format proposto dalla RSI nel palinsesto estivo: culture diverse, piatti della tradizione appartenenti alle proprie radici, sette concorrenti – tra cui una svizzera doc – e tante storie di immigrati di “seconda generazione”, perché si sa, la cucina è il terreno di gioco perfetto per raccontarsi, accogliere e testimoniare.
In questa puntata conosciamo Johannes Just che accoglierà gli ospiti nella sua casa di vacanza a Platta per fargli assaggiare alcuni piatti tipici della Germania.
Sette i Paesi seduti attorno al tavolo della trasmissione Cucine senza frontiere
In arrivo da tutta la Svizzera sono le 6 comunità straniere più importanti del nostro Paese:
Francia, Kosovo, Germania, Portogallo, Spagna e Italia, con l’aggiunta di una svizzera doc, dal Canton San Gallo.
La loro missione? Proporre un piatto tradizionale del loro Paese di origine, di puntata in puntata, e sottoporlo al giudizio degli altri concorrenti. Al termine di questo affascinante e conviviale giro della Svizzera a tavola, in cui ogni partecipante ospita gli altri, sapremo qual è la ricetta più apprezzata e chi il vincitore della sfida.
I concorrenti durante l'aperitivo a casa di Johannes
Gli ingredienti vincenti di questo nuovo format proposto dalla RSI nel palinsesto estivo sono sì ricette, ma anche – e soprattutto – le storie e i ricordi dei protagonisti che si raccontano grazie alla “prima generazione”, prodiga di consigli ai figli su come preparare al meglio il piatto per cercare di vincere la sfida. Non solo storie dei protagonisti, dunque, ma anche delle loro famiglie, le prime ad aver aperto le porte della Svizzera. La tavola, a Cucine senza frontiere, è la chiave per conoscere culture straniere – oggi parte integrante della nostra Svizzera – e storie di svizzeri di “seconda generazione”.
I concorrenti raggiungono la casa di vacanze di Johannes a Platta
Oggi con cucine senza frontiere seguiamo l'interessante storia di Johannes Just, originario di Dresda, ex Germania dell'Est. Nel 1988 Johannes si trasferisce nei Grigioni, a Disentis, con la mamma, il papà e i suoi due fratelli. Qui, inizialmente, la sua famiglia vive un'integrazione difficoltosa dovuta a un credo religioso diverso; il papà di Johannes, infatti, era il primo pastore protestante nel paesino cattolico di Disentis. Questo non ha impedito a Johannes di crescere felicemente e di imparare la lingua locale, e considerare il romancio la sua madrelingua tanto quanto il tedesco. Da giovane Johannes faceva anche parte di un gruppo Hip Hop che proponeva pezzi proprio in romancio. Anche se ora vive a Zurigo, dove fa il grafico, torna regolarmente in Surselva, dove vivono i genitori e ha una casa di vacanza.
Johannes prepara un secondo tipico tedesco con la ricetta di sua mamma
Il sauerbraten, brasato alla tedesca
Il piatto che Johannes propone ai suoi ospiti, invece, onora le sue origini germaniche: infatti ha deciso, di cimentarsi nella preparazione del sauerbraten, un brasato alla tedesca. La ricetta del piatto arriva da un vecchio ricettario della mamma di Johannes che ha portato con sé quando si sono trasferiti nei Grigioni. Johannes ha pensato di accompagnare il sauerbraten con dei knödel di patate e uno stufato di crauti, come da tradizione, e chiede alla madre tutti i dettagli della ricetta.
Piatto di brasato alla tedesca di Johannes Just
Il sauerbraten è uno dei secondi piatti più famosi e apprezzati della cucina tedesca. Come fa intendere il nome – sauerbraten significa “arrosto acido” – per preparare il brasato alla tedesca bisogna marinare la carne a lungo nel latticello. Nella ricetta originale la marinatura durava fino a 10 giorni. Il risultato è un brasato tenero e succulento. Un' altra particolarità del piatto è l'aggiunta di un po' di pan di zenzero nella salsa, che dona un tocco aromatico e dolce.
Non rimane che gustarvi la puntata!
Il brasato alla tedesca (sauerbraten) di Johannes Just
Cucine senza frontiere 30.06.2023, 21:10