Nella cornice del Monte Verità si situa una piccola piantagione di tè accompagnata da un giardino zen e dalla Casa del tè, un autentico padiglione giapponese, che accoglie chi vuole degustare i tè prodotti sul posto e partecipare alle Cerimonie del tè. Chi lavora lì ama ripetere che «In una tazzina di tè è contenuto tutto l’universo»: una frase che rappresenta non solo tutto il lavoro che c’è dietro il prodotto finale, ma anche una filosofia e dei rituali precisi.
A dirci di più sulla storia del luogo è Yvonne Dellamora, che si occupa principalmente di accogliere i visitatori e guidarli alla scoperta delle varietà di tè.
Yvonne Dellamora
La tranquillità e il silenzio del Monte Verità rispecchiano l’essenza del tè: una bevanda a cui bisogna dedicare tempo, da bere con lentezza
Una visione nata 20 anni fa
Come racconta Dellamora, la Casa del tè nasce una ventina di anni fa, grazie a Peter Oppliger, grande appassionato e conoscitore di tè, che aveva già avviato una piantagione sulle Isole di Brissago. Grazie al direttore delle Isole che era lo stesso del Monte Verità, Oppliger ha potuto iniziare la coltivazione anche in quel luogo, creando così il Giardino del tè, la prima piantagione ufficiale in Europa. Oltre al terreno, il Monte Verità disponeva anche di una piccola casa che è stata rinnovata e resa adatta ad ospitare le autentiche cerimonie del tè giapponesi.
Un interno della Casa del tè
Non è un caso che il Giardino del Tè si trovi proprio al Monte Verità, un luogo che è diventato un polo fondamentale per arte, filosofia, storia e spiritualità del Novecento. Lo conferma Dellamora: «Esisteva la possibilità di cominciare la piantagione al Parco delle Camelie di Locarno, ma il collegamento con la comunità che ha vissuto al Monte Verità e il modo con cui vivevano la natura ha reso questo il posto più adatto. La tranquillità e il silenzio del luogo rispecchiano l’essenza del tè: una bevanda a cui bisogna dedicare tempo, da bere con lentezza».
Dal 2017 la Casa del tè è gestita da Katrin e Gerhard Lange, la coppia fondatrice di Länggass-Tee, una casa del tè svizzera specializzata nella selezione e vendita di tè di alta qualità provenienti da tutto il mondo.
Dalla foglia alla bevanda: un processo laborioso
Al momento, sul Monte Verità si producono tè bianco, tè verde e nero, tutto rigorosamente a mano.
A noi è stata mostrata una piccola parte della preparazione del tè verde, che qui viene prodotto seguendo la tecnica coreana, in cui l’ossidazione delle foglie viene bloccata tostandole nel wok a 300°C. Successivamente, le foglie vengono “rollate” su una superficie per far fuoriuscire i succhi, conferire loro una forma caratteristica e ridurre il contenuto di acqua. Il processo di tostatura e rollatura può essere ripetuto più volte. Infine, le foglie vengono essiccate.
Infatti, a differenza delle tisane, per le quali è sufficiente essiccare le erbe da mettere in infusione, le foglie della pianta del tè necessitano precise lavorazioni, altrimenti i loro aromi non sarebbero percepibili.
Il processo di tostatura delle foglie di tè nel wok
Yvonne Dellamora consiglia di tenere il tè verde in frigorifero per mantenerne l’umidità, proprio perché la luce e i cambiamenti di temperatura potrebbero ossidare il prodotto.
Per quanto riguarda il tè nero o altri tè fermentati come i pu-ehr e quelli gialli, non è necessario, anzi, possono svilupparsi ulteriormente con il tempo.
https://rsi.cue.rsi.ch/food/extra/curiosita-e-trend/Lora-del-t%C3%A8-%E2%80%93-Una-storia-d%E2%80%99Oriente--704770.html
Il Giardino del tè trova un clima ideale in Ticino
La piantagione trova sul Monte Verità un clima ideale sia perché il terreno non gela in inverno, sia perché è esposta all’umidità del lago. «Le foglie si raccolgono inizialmente a fine aprile-inizio maggio; dopo questo periodo la pianta si ferma per circa due o tre settimane, dopodiché si possono ancora raccogliere fino a fine luglio-inizio agosto, a dipendenza della meteo, visto che più sole prende la pianta, più diventa amara», spiega Yvonne, aggiungendo che oltre alla lavorazione anche la raccolta viene fatta a mano: «Raccogliamo le piccole foglie, solo le prime tre più in alto, mentre spesso nei tè industriali si utilizzano anche le foglie alla base della pianta, che sono più grandi, dure e con meno sapore. Per questo motivo poi i prezzi sono anche notevolmente più bassi».
Le loro piante sono disposte alla maniera giapponese, ovvero un metodo di coltivazione in filari bassi, regolari e ravvicinati.
Le foglie di tè
Il rispetto delle tradizioni giapponesi in un angolo di Ticino
La Casa del tè ospita due volte al mese la cerimonia del tè, tenuta da una Eri-san (maestra giapponese). «Noi invitiamo sempre la gente che partecipa a lasciarsi andare, perché l’Eri-san prepara tutto in modo che gli ospiti si sentano bene e apre un spazio in cui si possono accendere tutti i sensi e trovare tranquillità. Non si tratta solo di bere una tazza di tè. L’Eri-san poi è molto brava, perché trova un equilibrio tra noi europei e la cultura giapponese, che è molto influenzata da questa cerimonia», afferma Dellamora.
La Signora del Tè
Tra le righe 07.03.2025, 14:30
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Della cultura giapponese, al Monte Verità non si propone al pubblico soltanto la cerimonia del tè, ma anche l’Oyatsu, ovvero uno “spuntino” consumato tra pranzo e cena, che alla Casa del tè riproducono con due portate dolci e due salate, e per finire una ciotola di immancabile tè.
Il luogo si distingue quindi per il rispetto della cultura del tè, dei suoi significati e dei suoi rituali. Un angolo pensato tanto per gli appassionati quanto per chi desidera avvicinarsi a questo universo e concedersi un momento di quiete.
La Casa del tè collabora anche con Terreni alla Maggia, dove crescono alcune delle loro piante di tè e con cui producono un digestivo al tè verde.