Dopo una carriera luminosa e pionieristica nel mondo dell’alta cucina vegetariana, Pietro Leemann ha scelto di ritirarsi dal suo ristorante Joia e di tornare nella sua terra d’origine, il Ticino, per dare vita a un progetto che unisce cibo, spiritualità e comunità. «A Bordei e Terravecchia sta nascendo un luogo dove si vivrà la comunità – racconta ai microfoni di Charlot, su RSI Rete Due, in un’intervista a cura di Barbara Camplani – non come rifugio, ma come spazio di dialogo con il mondo».
Ho scelto tanti anni fa di cucinare, e oggi sono felice di aver approfondito il tema del cibo nei suoi aspetti più profondi. È una pratica quotidiana, spirituale e concreta. È ciò che unisce.
Là, tra le Centovalli, prende forma l’Ecovillaggio Santuario Terra Vecchia Bordei, che include un monastero, un centro spirituale e l’Osteria Giardino Bordei. «Sarà una cucina vegetariana di montagna, semplice ma piena di gusto – spiega – scandita dalle stagioni, dagli ingredienti biologici e dal rispetto per la terra e per chi la lavora».
L’intento è chiaro: non creare un luogo separato dal mondo, ma un centro inclusivo, ecumenico, dove arte, spiritualità e buon cibo diventino strumenti di incontro. «Non è una comunità che si estrania dalla società, ma una comunità che dialoga con essa. Noi saremo sempre qui ad accogliere gli andanti, a dialogare con chi arriva».
Nel suo racconto, Leemann intreccia riflessioni profonde sul senso del cibo, che per lui è atto culturale, ma anche etico e spirituale: «Il cibo è democratico. Io lo porgo dicendo “questo sono io”, ma senza imporre nulla. L’altro può giocare insieme a me. È un messaggio gentile, ma profondo».
Anche il nome dell’osteria è un omaggio: “Giardino” era il ristorante di Angelo Conti Rossini, mentore di Leemann. «Qui c’è un grande orto da cui attingeremo, e l’elemento vegetale sarà il cuore della proposta. Sono felice che tutto questo stia nascendo con una bellissima energia attorno».
Il progetto, che ha aperto le porte il 15 aprile scorso, si completa con attività artistiche e meditative: laboratori, teatro, falegnameria, percorsi nella natura. «Meditazione è essere presenti in ciò che si fa. Anche cucinare, camminare nel bosco, lavorare il legno sono forme di consapevolezza».

Il Faro: Da chef a monaco
Telegiornale 04.05.2024, 20:00