Il coltellino svizzero rappresenta più di un semplice strumento, è diventato un simbolo di precisione e praticità tipica svizzera diffuso a livello globale. Dalle tasche degli escursionisti fino alle missioni spaziali: come ha fatto un’idea così semplice a conquistare il mondo?
Coltelli made in Switzerland
È il 1884 quando l’artigiano Karl Elsener decide di aprire un piccolo laboratorio di coltelleria a Ibach, nel Cantone di Svitto. La sua idea è produrre coltelli di alta qualità interamente in Svizzera e rompere, così, la dipendenza dai produttori tedeschi, da cui si forniva anche l’Esercito svizzero.
Nel 1909 Elsener ribattezzerà la sua azienda Victorinox, unendo il nome della madre Victoria e quello dell’acciaio inossidabile “Inox”.
Un coltello per soldati
Nel 1890, l’Esercito svizzero vuole dotare i suoi soldati con uno strumento compatto e multifunzione, qualcosa che possa sia aprire scatole di conserva che smontare un fucile d’ordinanza. Così, Elsener nel 1891 propone il primo modello ufficiale di Soldatenmesser (coltello del soldato), dotato di lama, cacciavite, apriscatole e punteruolo.
I primi 15’000 esemplari del coltello vengono, però, ancora prodotti in Germania. Qui, infatti la ditta di John S. Holler, aveva creato il primo coltello multifunzione della storia: composto da oltre cento strumenti, compresi rasoio, tagliasigari e persino una paletta.
Non soddisfatto della dipendenza dalla produzione estera, Karl Elsener sviluppa una versione migliorata del coltello militare, destinata agli ufficiali, e introduce un meccanismo a molla che permette di integrare comodamente più utensili. Nel 1897 nasce il “coltello dell’ufficiale”, più leggero e funzionale, arricchito da una seconda lama e un cavatappi (importato dalla Francia). Questo modello, una volta perfezionato, sarà poi brevettato e diventerà la base del moderno coltellino svizzero.
Ieri, oggi
Setteventi 12.06.2025, 07:20
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Un successo mondiale
Durante la Seconda guerra mondiale, i soldati americani, colpiti dalla praticità di questo coltello, iniziano a chiamarlo “Swiss Army Knife“, più facile da pronunciare rispetto a Schweizer Offiziersmesser. Il nome anglofono si diffonde rapidamente e contribuisce a rendere il coltellino svizzero sempre più famoso. Il coltellino multiuso diventa un souvenir molto popolare tra i soldati, che lo portano a casa al termine della guerra.
Il simbolo della croce bianca su fondo rosso, ispirato alla bandiera svizzera, è facilmente riconoscibile anche nella neve.
Nel 1978, la NASA lo include nel suo equipaggiamento standard e 50 coltelli modello Master Craftsman vengono inviati nello spazio.
Oggi, sono in moltissimi a possedere un coltellino svizzero. È apprezzato da escursionisti, campeggiatori, ma anche da collezionisti e turisti che lo acquistano come ricordo. È presente nelle dotazioni dell’esercito svizzero, tedesco, olandese e malese.
Dal 1977 fa parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, ed è esposto al Design Museum di Londra e alla Neue Sammlung di Monaco di Baviera.
1890, Il coltellino svizzero
RSI Helveticus 08.03.2018, 00:00