Mondo

Frontiera della discordia

Viaggio lungo il confine tra Messico e Stati Uniti

  • 17 febbraio 2018, 08:44
  • 8 giugno 2023, 16:09
La barriera di separazione tra i due paesi costruita anni '90

La barriera di separazione tra i due paesi costruita anni '90

  • rsi

La resistenza contro il "muro" di Donald Trump, la lotta di un rancher solitario contro il cartello di Sinaloa, il patriottismo dei volontari di una milizia paramilitare. Sono solo alcune storie che il telegiornale della RSI ha voluto raccontare attraverso Andrea Vosti, sul confine di 3'000 chilometri che separa gli Stati Uniti dal Messico. Una frontiera in parte militarizzata - 950 chilometri sono già segnati da una barriera alta sei metri - e in parte aperta per le difficili condizioni del terreno, montagnoso e desertico.

Il muro della discordia

Una frontiera piuttosto trafficata: nel 2017 circa 350'000 clandestini hanno provato a varcarla e sono stati arrestati dalle Border Patrol (tanti, certo, ma nel 2000 erano stati 1,6 milioni…). Per non parlare delle merci: e’ da qui che passa la maggior parte della droga che viene venduta nelle strade delle città e province d’America, mentre in direzione opposta sono le armi vendute negli USA a finire negli arsenali dei cartelli messicani della droga.

L'evoluzione negli anni del numero di clandestini fermati dalla Border Patrol

TG/RSI 15.02.2018, 16:01

Una frontiera che dall’elezione di Donald Trump alla presidenza divide non soltanto due paesi ma anche l’opinione pubblica. Vuoi per la promessa elettorale di costruire un muro impenetrabile (costo stimato dagli esperti 110 miliardi di dollari), vuoi per la minaccia di espellere milioni di clandestini che da anni vivono senza documenti negli Stati Uniti (con i loro figli “Americani”).

TG/bin

8 febbraio 2018: California VS Trump - Se c’e’ uno Stato che simboleggia la resistenza all’agenda politica di Donald Trump, ebbene, questo Stato e’ la California. Per tradizione democratico, con i suoi 40 milioni di abitanti il Golden State rappresenta da solo - grazie in particolare ai giganti della Silicon Valley - la sesta economia mondiale. Una posizione di forza per contrastare il pugno duro di Trump in materia di immigrazione. In California e’ situata la dogana più trafficata al mondo, quella tra San Diego e Tijuana, ma soprattutto, in California e’ dove l’amministrazione ha voluto presentare gli otto prototipi del muro che (forse) verra. Un muro che il Congresso sembra per ora riluttante a voler finanziare, e il cui costo - stimano gli esperti - supererà i 110 miliardi di dollari.

Il reportage dal confine con il Messico

Telegiornale 08.02.2018, 21:00

9 febbraio 2018: Un cowboy contro i cartelli - Jim Chilton e’ il proprietario di un ranch grande due volte la città di Parigi. Una tenuta dove pascola un migliaio di capi di bestiame, scolpita da colline e vallate, che arriva fino alla frontiera con il Messico. Siamo ad Arivaca, in Arizona, villaggio dove il Far West della cinematografia sembra reincarnarsi ogni giorno, ultimo avamposto prima delle strade sterrate che portano fino al confine internazionale. Jim si definisce un cowboy e un patriota, e la sua e’ una guerra solitaria contro il cartello della droga di Sinaloa che usa le sue terre per far passare lo stupefacente dal Messico agli Stati Uniti, con tanto di vedette appostate sulle cime delle colline. Jim ha votato per Trump e sostiene la costruzione del muro: perché un paese senza confini sicuri, dice, non e’ un paese.

Messico-USA, la frontiera difficile

Telegiornale 09.02.2018, 21:00

10 febbraio 2018: Le milizie paramilitari - Loro si chiamano Arizona Border Recon. Sono una milizia paramilitare privata, nata otto anni fa; la loro missione: controllare il confine tra Arizona e Messico e fermare i trafficanti di droga e di esseri umani al soldo dei cartelli messicani della droga. Si chiamano Tim, Hugo, Mike, vengono da tutti gli States. In comune hanno due cose: sono quasi tutti ex marines, e tutti hanno preso vacanza dal loro lavoro e dalle loro famiglie per fare la guerra ai cartelli messicani e difendere il loro paese. Un “passatempo” assolutamente legale il loro: l’Arizona e’ infatti uno Stato “open carry”, dove cioè le armi da fuoco possono essere esibite in pubblico senza essere occultate.

La frontiera della droga

Telegiornale 10.02.2018, 21:00

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