Il 28 novembre si è votato in Repubblica Democratica del Congo per le elezioni presidenziali e legislative. Joseph Kabila era alla ricerca del secondo mandato. Di fronte a lui un’opposizione frammentata e che si è unita solo all’ultimo momento e troppo tardi. L’ombra della frode si è allungata su questo appuntamento elettorale. Un appuntamento seguito con vivo interesse da parte di tante superpotenze e paesi stranieri: Cina, Usa, Francia, Belgio. Un appuntamento segnato purtroppo da violenze di piazza, da una critica gestione dell’ordine pubblico da parte di polizia ed esercito. Morti e feriti in tutto il paese prima e dopo il voto hanno fatto temere il peggio. Il Congo, paese ricchissimo di miniere e non solo, e dalla povertà diffusa, è strategico per tutta l’Africa centrale. Nel reportage di Giampaolo Musumeci, realizzato a Kinshasa tra novembre e dicembre del 2011, il racconto di una lunga e agguerrita campagna elettorale e un’analisi del voto e dell’elettorato congolese, dando voce ai protagonisti (fra gli altri, Etienne Thisekedi candidato alla presidenza e principale oppositore di Kabila), a esperti (Donatella Rostagno analista politico, Francesca Boggeri analista per l’Unione Europea) e all’elettorato congolese. Realizzato a Kinshasa dal 19 novembre al 9 dicembre 2011

Congo: il fragile voto
Laser 13.01.2012, 01:00
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