Svizzera

Accolta l'iniziativa dell'UDC

La Svizzera deve limitare l'immigrazione, secondo il 50,3% della popolazione; alta la partecipazione; prime reazioni

  • 09.02.2014, 19:36
  • 06.06.2023, 13:55
Gli argomenti dell'UDC hanno convinto la maggioranza degli svizzeri

Gli argomenti dell'UDC hanno convinto la maggioranza degli svizzeri

  • ©Ti-Press

L’immigrazione senza freni, anche se proviene dai paesi dell’Unione Europea, non piace alla maggioranza degli svizzeri, che chiede di contingentare i permessi di dimora e di dare la preferenza ai residenti sul mercato del lavoro.

Fossato linguistico e fra città e campagna

Gli argomenti dell’UDC hanno convinto il 50,34% di quanti si sono recati alle urne, al termine di un testa a testa che ha tenuto con il fiato sospeso il paese e che l’ha spaccato in due: contrari al testo i cantoni urbani e quelli romandi, favorevoli Ticino (dove si è registrato il risultato più netto), Grigioni e le regioni rurali della Svizzera tedesca. L'iniziativa democentrista alla fine l'ha spuntata per sole 19'500 schede. La partecipazione al voto è stata elevata: il 56%.

I favorevoli alla proposta avevano fatto leva sull’insostenibile aumento della popolazione nazionale (che cresce al ritmo dell’1% annuo) e sui suoi effetti in termini di disoccupazione, pressione sui salari, traffico, sovraffollamento dei mezzi di trasporto, criminalità e abusi nelle assicurazioni sociali.

I contrari paventavano invece gli effetti del “sì” sull’economia, per le difficoltà che potrebbe incontrare nel reclutare manodopera e nelle esportazioni, perché l’esito delle urne rimetterà in discussione l’applicazione non solo della libera circolazione ma di tutti gli accordi bilaterali conclusi con l’Unione Europea.

Il risultato del voto, praticamente identico a quello sullo Spazio economico europeo nel 1992 (il 50,3% non lo volle) è uno schiaffo per il Consiglio federale, la maggioranza dei partiti e le organizzazioni economiche.

"E ora il Governo agisca rapidamente"

L’ UDC , uscita vittoriosa alle urne, invita il Consiglio federale a dar seguito in tempi brevi alla volontà popolare. In un comunicato, infatti, il partito sottolinea che “L’accordo di libera circolazione delle persone con l’UE deve essere rinegoziato” e ribadisce: “ora il Governo agisca in tempi rapidi formando un gruppo di lavoro, che elabori delle proposte concrete per l’imitare l’immigrazione”.

Per l'UDC l'economia non deve più concentrarsi sul profitto a breve termine, ma tener conto delle conseguenze delle sue azioni per tutta la Svizzera e ha ribadito che si batterà contro la proposta di un salario minimo sostenuta da sinistra e sindacati.

ATS/pon/bin

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PLR, "Blocher a Bruxelles"

Il PLR vuole Christoph Blocher a Bruxelles: il Partito liberale radicale propone che sia l'ex ministro di giustizia a negoziare con l'UE l'applicazione dell'iniziativa sull'immigrazione di massa. Nominato segretario di Stato straordinario, dovrà trovare - insieme agli altri partiti - una buona soluzione per il paese, si legge in un comunicato.

PS, "colpa della destra"

Il Partito socialista ritiene quali responsabili del risultato odierno i partiti di destra, il Consiglio federale e l'economia, che hanno regolarmente rifiutato l'introduzione di misure accompagnatorie della libera circolazione. "Occorre ora avviare riforme in materia di mercato del lavoro, alloggio, formazione per fare in modo che tutti possano godere dei frutti della crescita", sostiene il partito in una nota.

PPD, "accordi bilaterali in pericolo

Il risultato del voto preoccupa il PPD che, in merito, ribadisce: “bisogna fare tutto il possibile per mantenere gli accordi bilaterali e con l'Unione europea bisogna trovare una soluzione per attuare la nuova disposizione costituzionale e limitare l'immigrazione, senza metter in pericolo gli accordi raggiunti”.

Verdi, "limitare i danni"

Per i Verdi , invece, problemi reali come la cementificazione del territorio, la pressione sui salari e il rincaro delle pigioni hanno sconvolto la fiducia nel rapporto con l'Europa. Gli ecologisti sostengono che: "il Consiglio federale deve ora cercare di limitare i danni con l'UE".

Mondo economico deluso

Occorre mettere in atto “in maniera moderata e non burocratica” l'iniziativa in modo da limitare le conseguenze negative per la piazza economica, afferma economiesuisse . La reintroduzione dei contingenti deve essere attuata in modo da essere compatibile con i bisogni dell'economia, sottolinea dal canto suo la Società svizzera degli impresari costruttori . Swissmem , invece, esprime delusione per l’esito della consultazione “questa decisione rischia di mettere in pericolo gli accordi bilaterali. L' Unione svizzera delle arti e dei mestieri si dice delusa per il sì odierno e ribadisce “bisogna ora applicare il testo nel modo più misurato e meno burocratico possibile, limitandone le ripercussioni negative”.

Sindacati preoccupati

Per l' Unione sindacale svizzera il risultato è dovuto a una diffusa paura per i salari, i posti e le condizioni di lavoro. Le organizzazioni che rappresentano i lavoratori devono partecipare fin dall'inizio all'attuazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa, sostiene invece Travail.Suisse secondo cui: “il ritorno al sistema dei contingenti rischia di penalizzare una larga fetta di lavoratori”. Per Unia è il segnale della “grande preoccupazione della popolazione riguardo ai posti di lavoro e ai salari e di queste ansie bisogna tenere conto con un salario minimo legale e con efficaci controlli del mercato del lavoro”.

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  • Le reazioni dell'UDC raccolte da Mattia Serena

    RSI Info 09.02.2014, 20:10

  • I contrari, nel servizio di Alan Crameri

    RSI Info 09.02.2014, 20:09

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