Venerdì sono partite con il massimo grado di ufficialità le celebrazioni per il 110° compleanno del Centro Professionale del Verde di Mezzana. Infatti, erano presenti alla cerimonia ufficiale dei festeggiamenti il consigliere federale Ignazio Cassis e i membri del Consiglio di Stato ticinese che proprio presso l’azienda agraria cantonale, sede del Centro Professionale del Verde, hanno approfittato per incontrarsi.

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Il Quotidiano 23.05.2025, 19:00
La manifestazione per il compleanno di Mezzana prosegue sabato 24 e domenica 25 maggio con un programma fitto di attività, specchio dell’ecletticità e dell’importanza raggiunte a Mezzana dalla formazione nelle professioni legate al verde. Le porte del centro di formazione vengono aperte al pubblico con un’attenzione particolare a tutte e tutti coloro che intendono intraprendere una formazione verde: nell’agricoltura, nella selvicoltura, nell’allestimento e nella manutenzione di giardini e parchi e in molto altro ancora. Mentre il venerdì è trascorso fra attività didattiche per le scuole e conferenze, il fine settimana di Mezzana è ricco di attività pratiche e interattive e altre conferenze. Inoltre, sono presenti espositori e rappresentanti di associazioni del settore. Tutto ciò offre un’opportunità unica per conoscere da vicino i percorsi formativi e professionali disponibili.

Tutto è pronto nell'atelier delle fioriste per le Porte Aperte
Le persone che visiteranno Mezzana nel fine settimana si troveranno di fronte un centro di formazione diversificato, dinamico e ben equipaggiato. Ben difficilmente potranno immaginarsi quanto complicato fu il percorso per arrivare fino ad oggi.

Le vacche ospitate dall'Azienda agraria cantonale di Mezzana sono 60, 33 producono latte
Già alla sua nascita l’allora Scuola di agricoltura in Ticino dovette superare difficoltà, dubbi e scarso entusiasmo. La volontà di costituirla e le discussioni correlate all’esigenza di una struttura di formazione specifica risalgono già alla metà dell’Ottocento. E per fortuna, si fa per dire, che avevamo a che fare con un settore, quello primario, che allora costituiva necessariamente l’attività principale del nostro Cantone. Le discussioni però si protrassero per decenni e l’apertura dell’allora Istituto Agrario cantonale di Mezzana si concretizzò solo nel 1915, non prima di un ultimo furioso tira e molla fra chi proponeva una scuola agraria nel Mendrisiotto e chi, invece, l’avrebbe voluta nel Sopraceneri a Camorino. Inaspettatamente, a far pendere l’ago della bilancia per Mezzana ci pensò Pietro Chiesa. Il cittadino di Chiasso era appena tornato dal Sud America dove aveva fatto fortuna. L’emigrante di ritorno acquistò la proprietà di Mezzana e la propose in donazione al Cantone con il vincolo di destinarla alla costituzione di una scuola cantonale di agricoltura. La proprietà di una cinquantina di ettari costituì l’elemento decisivo nella diatriba sull’istituzione di una scuola d’agricoltura e soprattutto sulla sua ubicazione. Il Gran Consiglio del Cantone Ticino accetto la donazione il 7 maggio 1913. Lo stesso parlamento varò la legge sull’Istituto agrario cantonale alla fine dello stesso mese e, finalmente, nel corso del mese di novembre 1915 l’istituto iniziò la sua attività.

Una pagina del manuale del corso (1966-68) di apicoltura di Felice Foglia (1908-1994)
La cronistoria dettagliata dell’Istituto agrario, poi, è stata influenzata dai cambiamenti del quadro legale che hanno toccato il mondo della formazione professionale, così come dai mutamenti di una società che progressivamente si allontanava dal settore primario. Tuttavia, per dirla con le parole di Michele Fürst, attuale direttore del Centro Professionale del Verde: “La sua missione fondamentale è rimasta immutata: formare agricoltori, viticoltori, tecnici e imprenditori capaci di innovare, di rispettare l’ambiente in cui operano e di portare avanti le tradizioni con uno sguardo al futuro”.

Nei frutteti di Mezzana si usano metodi di lotta ai parassiti rispettosi dell'ambiente
Non è sempre facile portare avanti questa missione perché nelle formazioni del Verde sono coinvolte le emozioni, le emozioni di un lavoro vissuto a contatto con la natura e con gli animali, ma anche le emozioni di un sapere acquisito all’interno delle aziende e delle famiglie di contadini che perpetuano la loro attività di generazione in generazione. L’istituto di Mezzana ha provato negli anni a coltivare l’energia e il desiderio di apprendere di allieve e allievi, favorendo la trasmissione di innovazione alle loro aziende di famiglia. Questo ha permesso di lasciare dietro alle spalle gli anni bui del disinteresse per la scuola di Mezzana, quando gli allievi e le allieve erano in totale non più di una quarantina; mentre oggi è stata superata la soglia di 400 iscritti. E, se da un lato, alle professioni agricole, nel frattempo si sono aggiunte quelle dei selvicoltori e dei giardinieri, dall’altro oggi le filiere di formazione in agricoltura comprendono da sole 114 iscritti, praticamente il triplo del minimo storico.

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“Celebrare 110 anni significa guardare avanti con impegno. – Continua il direttore Fürst - Il settore agricolo e del verde è in continua trasformazione, con nuove sfide legate al cambiamento climatico, alla sicurezza alimentare, alla gestione delle risorse idriche e alla globalizzazione dei mercati. Non possiamo dimenticare le sfide poste dalla rapida evoluzione tecnologica e da una società in costante mutamento, caratterizzata da cicli di cambiamento sempre più brevi. Il nostro impegno primario è formare giovani pronti per il domani, fornendo loro competenze tecniche, capacità di adattamento, pensiero critico, creatività e visione per anticipare e guidare i cambiamenti futuri”. Queste sfide il Centro professionale del Verde non potrà affrontarle da solo; e il suo direttore sottolinea che “c’è bisogno di una fitta rete di collaborazioni: con altre scuole, con istituti di ricerca come Agroscope, WSL e SUPSI, e con gli uffici cantonali che offrono consulenza”.

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Il Centro professionale del Verde, infine, è l’unico istituto in grado di fornire una formazione di base interamente in italiano nelle professioni del settore, lasciando intatte le possibilità di completare eventuali approfondimenti varcando le Alpi. Ed è questo un tema caro, al direttore del Centro Professionale del Verde di Mezzana Michele Fürst che nel suo discorso presentato in occasione della cerimonia ufficiale per i 110 anni dell’istituto ha voluto ribadire che: “La nostra identità e il futuro dei nostri giovani passano anche attraverso la valorizzazione e il mantenimento di un’istruzione di qualità sul territorio, radicata nella nostra cultura e nella nostra lingua. In tutto questo, il Centro ha e avrà sempre la responsabilità di promuovere una profonda consapevolezza e un rispetto autentico per il contesto naturale, sociale ed economico in cui viviamo e operiamo. Solo così, possiamo garantire un futuro prospero e sostenibile per tutti”.
Mezzana in festa con Christian Bernasconi e Lara Montagna
RSI La RSI 16.05.2025, 12:58
Per chi è interessato a visitare il Centro Professionale del Verde di Mezzana sabato 24 e domenica 25 maggio è utile sapere che il centro può essere raggiunto comodamente con i mezzi pubblici. Le attività si protraggono all’incirca dalle 10 del mattino alle 17 del pomeriggio e vi è la possibilità di rifocillarsi sul posto. Per informazioni