Oggi, la diversità genetica delle piante sta diventando una risorsa strategica. In mancanza di variabilità genetica, alcune colture, tra le più diffuse, sono esposte a malattie alle quali non possono resistere. Ad esempio, la popolare banana Cavendish è minacciata dal fungo Fusarium oxysporum, rileva RTS.
In questo contesto, le specie selvatiche, spesso più resistenti, possono fornire i geni necessari per sviluppare varietà in grado di affrontare meglio queste minacce. La Millennium Seed Bank da 25 anni custodisce oltre 40’000 specie vegetali selvatiche e rappresenta un serbatoio di soluzioni per le crisi agricole del futuro.
Nell’immensa biblioteca di semi selvatici (Tout un monde, RTS, 21.07.2025)
I semi vengono conservati al sicuro sotto terra in una vera e propria fortezza, nel cuore dei giardini di Wakehurst, nel Sussex. “La banca dei semi è stata scavata in un gigantesco bacino ricoperto di cemento. È stata progettata per resistere alle bombe, alle radiazioni e persino all’impatto di un aereo, poiché siamo abbastanza vicini all’aeroporto di Gatwick”, spiega Louise Colville, direttrice di ricerca alla Millennium Seed Bank.

La parte in superficie del centro di conservazione vegetale
Per la ricercatrice, questa riserva è molto più di un semplice stock di semi: è una vera e propria assicurazione sulla vita per il pianeta: “Circa il 45% delle specie è minacciato di estinzione, il tempo stringe per salvarle”.
Di fronte a questa urgenza, purtroppo, “non è sempre possibile svolgere questo lavoro di conservazione nel loro ambiente naturale, che non è più necessariamente adatto o che è stato deforestato”, spiega la Colville.
I semi arrivano da tutto il mondo, con quasi 190 Paesi che collaborano con l’istituzione. Prima di essere conservati, passano attraverso un processo rigoroso. Una volta puliti e asciugati per diverse settimane, i semi vengono congelati per garantire la loro longevità. “Questo ambiente secco ha un altro vantaggio: permette di uccidere i parassiti che arrivano con i semi. Ciò riduce il rischio di infestazione, che sarebbe fatale per i semi”, spiega la direttrice.
Prima di essere immagazzinati, i semi vengono poi passati ai raggi X per verificarne la vitalità. Quelli che superano il test vengono posti in vasi di vetro, poi conservati a -20 gradi. Ma solo i semi chiamati “semi ortodossi” possono essere conservati in questo modo.
“Nelle foreste tropicali, in particolare quelle umide, circa il 50% degli alberi produce semi che non possono essere essiccati e quindi non possiamo conservarli in una camera fredda”, sottolinea Colville. Per queste specie, la Millennium Seed Bank utilizza ed esplora altre tecniche, come la crioconservazione a -196 gradi, a base di azoto liquido, un metodo ancora in fase di sviluppo.
Con quasi 2,5 miliardi di semi conservati, da 25 anni, l’istituzione costituisce una risorsa preziosa per la ricerca scientifica. Per comprendere meglio come i semi reagiscono in ambienti ostili, i ricercatori testano la loro resistenza a diversi tipi di stress, come il calore, le radiazioni o l’assenza di gravità. Questi studi permettono di anticipare le loro capacità di sopravvivenza in ambienti estremi.

L’agricoltura del futuro - Razzia sull’Atlantico
Falò 22.07.2025, 20:40