La stagione 2025 in Svizzera ha confermato la cronica imprevedibilità della flora fungina alpina. A sud delle Alpi, dopo un avvio scarso in primavera, a causa di temperature relativamente elevate e precipitazioni irregolari, i boschi si sono “accesi” in estate, grazie alle piogge distribuite in modo intermittente. Questa dinamica ha avuto come risultato quello di anticipare le “buttate” già al mese di giugno e di distribuirle un po’ a “macchia di leopardo”. Insomma, qualche raccolto significativo di porcini e gallinacci c’è stato, ma per realizzarlo bisognava trovarsi al momento giusto e al posto giusto. Al nord delle Alpi il bilancio, invece, sembra più positivo e omogeneo. Per esempio, nel Cantone Neuchâtel - come si può verificare nel contributo riportato sotto andato in onda nel nostro Telegiornale – c’è stata una vera e propria esplosione di funghi, grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli: piogge abbondanti e un fresco mese di settembre.

Neuchâtel, buona raccolta di funghi
Telegiornale 24.10.2025, 12:30
Nel cuore di questa stagione produttiva si inserisce un evento storico: nel 2025 la VAPKO festeggia 100 anni di attività. Fondata nel 1925, questa associazione svizzera ha svolto un ruolo centrale nella promozione della sicurezza nella raccolta e del riconoscimento dei funghi. Il centenario è stato celebrato sabato 25 ottobre a Lyss, presso il Centro di formazione forestale, con una manifestazione aperta a tutti i numerosi appassionati e interessati al mondo della micologia. Una mostra, convegni specialistici, approfondimenti storici e uno sguardo al futuro del controllo dei funghi hanno costituito il fulcro delle proposte. Da un secolo la VAPKO si impegna per un consumo sicuro dei funghi in Svizzera. I suoi circa 300 centri di controllo danno un contributo decisivo alla tutela della salute e alla prevenzione delle intossicazioni da funghi. Oggi, gli ispettori effettuano ogni anno circa 30 000 controlli sui funghi in Svizzera, esaminando circa 30 tonnellate di funghi. Questo lavoro previene ogni anno numerosi casi di avvelenamento e fornisce un prezioso contributo alla salute pubblica. L’associazione non è solo una rete di controllo. Essa forma controllori ed esperti di funghi per le emergenze e lavora a stretto contatto con Tox Info Suisse e l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria. La VAPKO è il centro di competenza per le questioni relative ai funghi in Svizzera, con conoscenze specialistiche, formazione e attività di sensibilizzazione in tutte le lingue nazionali.
Dal 2000 si registra una diminuzione del 30 % nel numero dei centri di controllo. Per questa ragione la VAPKO ha lanciato una petizione nazionale. L’obiettivo è quello di sensibilizzare nuovamente l’opinione pubblica sull’importanza del controllo dei funghi come parte integrante della salute pubblica.
Proprio a Lyss abbiamo trovato Francesco Panzini presidente della VAPKO Regione Svizzera di lingua italiana. Panzini ci ricorda l’impatto annuale del consumo di funghi tossici. Secondo quanto ci dice, in Svizzera, mediamente, si registrano da 500 fino a 700 intossicazioni da funghi ogni anno. Mentre, sempre per quanto riguarda l’insieme del Paese, sono in media 1-2 i casi letali annuali. Nella Svizzera italiana, il presidente ci dice che si registrano un paio di avvelenamenti gravi da funghi all’anno che, per fortuna, generalmente, si risolvono senza conseguenze drammatiche.

Amanita phalloides nell'intento di rompere il velo protettivo ed emergere: è fra i funghi più pericolosi dei nostri boschi
Continuando la chiacchierata, Francesco Panzini ci precisa che: “spesso sono le bambine e i bambini di 1-2 anni che alimentano le statistiche degli avvelenamenti da funghi: gattonando e mettendo tutto in bocca, finiscono per ingoiare funghi (spesso quelli del legno, di consistenza gommosa…) che possono essere pericolosi”. Per quanto riguarda gli avvelenamenti da funghi, nemmeno gli animali da compagnia sono immuni. Ogni anno vengono registrati avvelenamenti da miceti che colpiscono anche i cani. Ai detentori di cane della razza “labrador”, Francesco Panzini raccomanda di prestare la massima attenzione durante le passeggiate nel bosco. Infatti, sembra essere proprio questa razza – di proverbiale ingordigia – di gran lunga la più rappresentata fra i cani, nelle statistiche degli avvelenamenti da funghi.

I labrador incappano più di altre razze di cani in avvelenamenti da fungo
Terminiamo l’incontro con Francesco Panzini evocando l’impiego crescente delle molte applicazioni di identificazione dei funghi utilizzabili con uno smartphone. A questo proposito il suo commento è lapidario: “Sono molto pericolose”! Infatti, queste applicazioni basate sull’ intelligenza artificiale si nutrono di informazioni pescate nel Web, informazioni che spesso sono sbagliate. E questi errori rischiano di ripercuotersi sull’affidabilità dell’identificazione. Una ricerca francese ha messo in evidenza gli alti tassi di errore nella determinazione della specie in tutte le maggiori applicazioni di identificazione dei funghi . Fra tutte, la peggiore contabilizza 29% di determinazioni sbagliate, come riportato in un recente articolo pubblicato dal portale web della consorella RTS.

Tasso di errore in alcune applicazioni per smartphone nell'identificazione di specie tossiche di funghi. Fonte: Laurie Hazard, Faculté de Pharmacie, Université de Lorraine, 2023
Il problema è amplificato anche dal fatto che nuove specie di funghi esotici tossici, aiutate dai cambiamenti climatici, si stanno diffondendo nei nostri boschi. Alcune sono molto simili a specie autoctone commestibili. Ciò rende l’identificazione molto difficile per l’esperto micologo, dotato di cinque sensi, figurarsi per un’applicazione su uno smartphone che può contare solo sull’”occhio” dell’apparecchio fotografico integrato!
Cosa fare in caso di intossicazione?
In caso di intossicazione dovuta al consumo di funghi, la VAPKO stabilisce la seguente procedura:
Per le persone che presentano sintomi acuti di intossicazione, è necessario chiamare il numero di emergenza 144. Se i sintomi sono più lievi, è possibile ottenere informazioni sulle misure da adottare contattando Tox Info Suisse al numero di emergenza 145.
In assenza di istruzioni formali da parte di un medico, non somministrare nulla da bere o da mangiare (né acqua, né latte, né bevande alcoliche).
Se possibile, recuperare le bucce, i resti del pasto o, in mancanza di questi, prelevare un po’ di vomito. Questi elementi dovrebbero consentire agli esperti di funghi in ambito ospedaliero di identificare i funghi incriminati e ai medici di attuare un trattamento adeguato.







