Ticino e Grigioni

Funghi: stagione al via, ma “serve pazienza”

Francesco Panzini, presidente dei controllori della Svizzera italiana fa il punto sulla situazione nei boschi e sulle diverse regole di raccolta: “Il divieto grigionese nei primi dieci giorni del mese è inutile”

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I funghi

Prima Ora 08.09.2025, 18:00

Di: Prima Ora/Redazione RSI Info 

L’apice della stagione dei funghi è alle porte, ma serve ancora un po’ di pazienza. Lo si evince dalle parole di Francesco Panzini, presidente dell’Associazione dei controllori dei funghi della Svizzera italiana (VAPKO), intervistato in diretta ai microfoni di Prima Ora.

“Il terreno è bello caldo, manca solo un po’ di pioggia – ancora meglio se fine –  affinché la cosa funzioni, ma possiamo dire che le premesse ci sono tutte”, ha spiegato l’esperto, commentando la situazione nei boschi dopo il primo weekend di raccolta vera e propria, considerato che nelle scorse settimane molti “fungiatt” hanno segnalato la scarsità di funghi.

Regole diverse tra cantoni

L’intervista in diretta ha messo in luce anche le differenze normative tra Ticino e Grigioni: mentre il Ticino concede quantità maggiori e una raccolta quasi ininterrotta, ad eccezione delle ore serali e notturne, nei Grigioni si è optato per una “pausa” del bosco, con il divieto di raccolta dall’1 al 10 di ogni mese. Un divieto che però non spinge a ‘migrazioni’ dei raccoglitori, anche perché “di solito siamo noi ticinesi ad andare nei Grigioni, di grigionesi che vengono qui non ce ne sono praticamente. In Ticino storicamente arrivano anche raccoglitori dall’Italia, ma anche dalla Germania e da altri posti”, ha spiegato Panzini.

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Le differenze normative tra Ticino e Grigioni

  • RSI

Sulla misura grigionese di far riposare il bosco, l’esperto si è mostrato scettico: “A mio avviso è inutile. È stata messa in atto anche nel Canton Berna e non ha dato frutti. Sono state stabilite due zone, una con il divieto e una senza e non sono state riscontrate differenze”.

L’insidia dell’amanita falloide e il salvataggio di Tox Info

Tra i funghi più insidiosi, il presidente VAPKO Svizzera Italiana ha citato la famigerata amanita falloide. “Si può presentare in varie forme traendo in inganno: spesso si presenta marroncina o gialla, è un fungo un po’ camaleonte”. Indipendentemente dal colore, resta un fungo mortale.

Amanita falloide.png

La mortale amanita falloide

  • RSI

Per quanto riguarda le intossicazioni il tema della sicurezza è centrale: “Ogni anno in Svizzera ci sono circa 700 intossicazioni da funghi”, ha ricordato l’esperto. In caso di dubbi, è fondamentale chiamare il numero d’emergenza 145, il servizio gratuito Tox Info che rischiava di essere soppresso. “Abbiamo lanciato una petizione che ha raccolto più di 100’000 firme”, ha sottolineato il presidente.

Prima del consumo, è inoltre sempre possibile fare controllare il proprio raccolto gratuitamente. Attualmente in Ticino sono tre i controllori ufficiali, tutti nel Sottoceneri. “Non sarebbe male se si facesse avanti qualcuno anche dal Sopraceneri”, ha auspicato in conclusione Francesco Panzini, che ha pure sottolineato l’importanza di consultare fonti affidabili per distinguere i funghi commestibili da quelli velenosi.

1:03:19

Fungiatt

Parzialmente scremato 30.07.2025, 06:00

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