Ambiente

Il tiglio: un albero tra biodiversità, cultura e cambiamenti climatici

Con la sua chioma maestosa e i fiori profumati, è una delle presenze arboree più affascinanti del paesaggio svizzero

  • Oggi, 05:50
  • 40 minuti fa
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Ogni collina ha il suo tiglio (Cantone Zurigo)

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Di: red. Il giardino di Albert/Davide Conconi 

Appartenente al genere Tilia, questo albero è diffuso in diverse regioni del Paese, dove svolge un ruolo ecologico, paesaggistico e culturale di primo piano. In Svizzera si trovano principalmente due specie autoctone di tiglio: il tiglio nostrano (Tilia platyphyllos Scop.) e il tiglio selvatico (Tilia cordata Mill.).

Il primo preferisce i boschi misti di latifoglie, soprattutto nelle zone collinari e submontane più calde. È più frequente nel Giura, in alcune parti del canton Vaud e in Ticino, dove l’umidità atmosferica è maggiore. Il secondo, più resistente al freddo, si spinge più a nord e si adatta meglio a condizioni meno umide. Il tiglio si trova in Svizzera tra i 400 e i 1’100 metri di altitudine, con una maggiore presenza nei pendii calcarei e ripidi, dove riesce a sopportare meglio la siccità rispetto ad altre latifoglie. 

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Il tiglio raggiunge dimensioni ragguardevoli e può vivere oltre 500 anni

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Ecologia e ruolo ambientale

Entrambe le specie di tiglio si distinguono per la loro longevità. Sono alberi che possono superare agevolmente i 250 anni, addirittura raggiungere e superare i cinque secoli di vita. Le dimensioni di questi alberi diventano molto generose e il tiglio nostrano può superare i 40 metri di altezza. L’importanza ecologica di questi alberi parte dalle radici; infatti, i tigli sviluppano radici fitte e molto estese che contribuiscono a trattenere il terreno e a fornire rifugio alla fauna del suolo. Le dimensioni raggiunte dall’apparato radicale possono di gran lunga superare quelle già imponenti della chioma.

Il tiglio fa bene al bosco anche perché le sue abbondanti foglie che cadono al suolo in autunno, sono molto amate dagli animali riciclatori e dagli organismi bioriduttori (principalmente funghi e batteri) e si decompongono velocemente. Questo fatto mobilizza rapidamente gli elementi nutritivi e forma uno strato di humus fertile e favorevole alla crescita di altri vegetali. Il tiglio è una specie chiave per la biodiversità forestale, anche perché i suoi fiori sono una fonte importante di nettare per gli insetti impollinatori, mentre la chioma offre rifugio a numerosi uccelli e piccoli mammiferi. Le api mellifere, fra gli insetti impollinatori, ne prediligono la fioritura, la ricercano attivamente e con il suo nettare producono un miele molto apprezzato che, a causa della sua alta percentuale di glucosio, cristallizza, grossolanamente, molto velocemente.

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I fiori di tiglio sono raggruppati a tre a tre in mazzetti con alla base una brattea giallastra a forma di ala. Il nome del genere Tilia deriva dal greco ptilon "ala", proprio in riferimento alla brattea fogliacea

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Tradizioni e usi

I fiori, la corteccia e altre parti della pianta sono utilizzati da tempo immemorabile per fabbricare rimedi per la salute. Già nell’Antica Grecia era considerato l’albero “medicinale” per eccellenza. Ancora oggi i fiori di tiglio sono alla base di tisane reputate per la loro azione positiva su molti aspetti del nostro benessere. Le infiorescenze, in particolare, ricche di oli essenziali, sono usate in fitoterapia per le loro proprietà calmanti e sudorifere. Del tiglio viene apprezzato anche il legno. Leggero, facilmente lavorabile, ma resistente, è impiegato in ebanisteria e scultura. Inoltre, viene utilizzato ancora oggi per la realizzazione di stoviglie e utensili di cucina, mentre un tempo era la base della fabbricazione di zoccoli e calzature. Il tiglio ha anche una lunga storia in Svizzera, nella vita sociale. In passato, infatti, il tiglio era spesso piantato nei villaggi come “albero della comunità”, sotto il quale si tenevano assemblee e celebrazioni.

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Il tiglio

Il magico mondo degli alberi 08.01.2024, 20:10

Conservazione e prospettive future

Nonostante nei vivai forestali il tiglio sia tra le specie autoctone più coltivate, insieme ad aceri, frassini e querce, per l’impiego in progetti di rimboschimento e di rinaturazione, la sua diffusione non è immune alle minacce ambientali. La frammentazione degli habitat, l’inquinamento atmosferico e le malattie fungine possono comprometterne la salute. Inoltre, i mutamenti climatici che ci propongono successioni di annate con periodi aridi e molto caldi, possono minarne le relative capacità di resistenza alla siccità.

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Un bosco di tiglio nel suo tipico abito giallo autunnale

  • IMAGO / imagebroker

In un contesto di cambiamenti climatici e urbanizzazione crescente, il tiglio rappresenta un simbolo di resilienza e bellezza naturale. Proteggerlo significa non solo salvaguardare un albero, ma anche preservare un pezzo importante del patrimonio ecologico e culturale svizzero.

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