Dopo Bud Spencer, il Prefestival di Locarno dedica un'intera serata all'epopea del San Gottardo. La fiction televisiva Gotthard (coproduzione tra Svizzera, Austria e Germania) che ripercorre i dieci anni (1872-1882) dello scavo della galleria ferroviaria, viene proiettata in Piazza Grande in prima mondiale. In dicembre è poi prevista la diffusione sulle reti televisive nazionali e internazionali.
Il backstage
Le immagini del dietro le quinte di lavorazione sono utilissime per entrare in atmosfera e vedere i luoghi - veri e fittizi - in cui è stato possibile ricostruire la vicenda.
Il backstage della fiction televisiva Gotthard
RSI Info 01.08.2016, 22:52
Progresso e tragedia
La difficoltà di un progetto di fiction come questo era soprattutto nella ricerca di un equilibrio tra la narrazione dell'innegabile grandiosità visionaria dell'opera - paragonabile al canale di Suez - e l'esposizione schietta delle tragedie che portò con sé, con minatori trattati malissimo e morti in gran quantità.
La storia del primo tunnel ferroviario
In questo senso Gotthard sceglie la via del racconto semplice e commovente, probabilmente qua e là discutibile dal punto di vista della realtà storica, ma capace di dare umanità a personaggi e situazioni.
Amore, idealismo, lotte sociali
Sensata e convincente, da questo punto di vista e in ottica televisiva, la scelta di concentrare il pathos su tre figure fittizie e verosimili, il giovane ingegnere idealista (Maxim Mehmet), il minatore capopopolo che si batte per i diritti dei lavoratori (Pasquale Aleardi), la brava donna di Göschenen (Miriam Stein) che affitta i fienili agli operai (come accadde anche nella realtà: la popolazione del villaggio quintuplicò) ed è sentimentalmente contesa tra i due.
Immagini dal set di Gotthard
Dall'ottocento a Alptransit
La sera del 2 agosto, con ingresso gratuito, Locarno accoglie anche il cortometraggio Sotto il gigante del ticinese Niccolò Castelli. Mettendo insieme materiali d'archivio di varie epoche compie un percorso che va dallo scavo ottocentesco a quelli più recenti: la galleria stradale degli anni '70 e il traforo ferroviario di Alptransit.
Sotto il gigante di Niccolò Castelli
MZ
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