Jean Ziegler non ha mai smesso nei suoi libri e nei suoi discorsi, di fustigare le ingiustizie, il potere delle oligarchie capitaliste e i responsabili della fame nel mondo. Oggi, all’età di 82 anni, mentre i suoi libri continuano a essere venduti nel mondo intero, si batte ancora, in seno all’ONU, per onorare quegli stessi ideali.
Nicolas Wadimoff per realizare il suo Jean Ziegler, l'optimisme de la volonté lo ha accompagnato a Cuba in occasione di un viaggio del professore con la moglie Erica: un’occasione per verificare le convinzioni di Ziegler ardente sostenitore della rivoluzione cubana con la realtà di oggi dell’isola.
Perché a Cuba (N. Wadimoff)
RSI Vita quotidiana 08.08.2016, 19:12
Contenuto audio
Un viaggio in cui quello che Antonio Gramsci non intendeva certo come dicotomia ma piuttosto come necessaria sintesi di un pensiero comunista compiuto (Il Pessimismo della ragione unito all’ottimismo della volontà) diventa il confronto con la realtà delle esperienze scaturite dalle rivoluzioni del 20. secolo rispetto al trionfo del mercato e della finanza globalizzata.
Capita allora che di fronte a Ziegler che si dice convinto che a Cuba non siano violate la libertà di stampa e di opinione (e che comunque la libertà di stampa sia altamente sopravalutata) una risata dilaghi nel pubblico. Ma il film è ben lungi dal prendersi gioco dell’anziano consigliere nazionale.
Piuttosto mira come suggerisce il titolo a sottolinearne l’irrefrenabile ottimismo.
Come ho trovato il titolo (N. Wadimoff)
RSI Vita quotidiana 08.08.2016, 19:11
Contenuto audio
Tra pessimismo della ragione e ottimismo della volontà (J.Ziegler)
RSI Vita quotidiana 08.08.2016, 19:12
Contenuto audio
Wadimoff è stato studente di Ziegler alla facoltà di sociologia dell’università di Ginevra, e il rapporto tra i due è certamente una chiave di intrpretazione importante del film:
Il rapporto con Wadimoff (J. Ziegler)
RSI Vita quotidiana 08.08.2016, 19:30
Contenuto audio
Il maggior pregio del documentario è comunque quello di essere un ritratto certamente affettuoso del sociologo, che si esprime ed agisce in piena libertà senza contradditorio per tutto l'arco del film, e nello stesso tempo riuscire a metterne in prospettiva le tesi.
Grazie anche a una buona dose di autocritica (in particolare quando affronta il tema Gheddafi) e autoironia di Ziegler.
La Cuba di Ziegler, tra rivoluzione e realtà (RG 7 agosto)
RSI Cultura 07.08.2016, 19:21
Contenuto audio
MB
www.rsi.ch/cinema