Pierino Selmoni è morto lunedì sera all’età di 89 anni per cause naturali (ne avrebbe compiuti 90 a luglio). Il noto scultore, nato in Italia ma originario di Pedrinate, lascia un’eredità artistica importante.
La vita
Da Ventimiglia, dopo lo scoppio della guerra nel 1941, torna in Ticino stabilendosi a Brusino Arsizio e lavorando nel Laboratorio di Ligornetto, che condivide con il figlio Paolo, pure scultore. Dopo gli studi artistici tra Lugano e l’Accademia di Brera inizia a lavorare in Ticino su commissione di altri scultori, tra i quali Jean Arp e Max Bill, di cui ingrandisce in gesso e traduce in pietra i modelli.
Nel 1959 conosce lo scultore zurighese Paul Speck e inizia a lavorare con lui e con l’architetto Hermann Baur nella chiesa di S. Nicolao a Birsfelden. Numerosi da allora i suoi interventi in collaborazione con altri architetti in chiese, piazze, parchi, edifici pubblici e privati, sia in Svizzera che all’estero. Dal 1946 l’artista espone regolarmente, soprattutto in Ticino e in Svizzera.
dielle/CSI
Dal Quotidiano:
La scomparsa di Pierino Selmoni
Il Quotidiano di martedì 23.05.2017