Vincenzo Vela torna a splendere

A Ligornetto è tornato all'antico splendore il monumento funebre a Vincenzo Vela. L'intenso lavoro di restauro sulla tomba del celebre scultore ticinese è durato 18 mesi. Oggi (sabato), dopo essere slittata a causa della pandemia, si è svolta la cerimonia ufficiale, in forma ristretta e, causa pioggia, all’interno della chiesa di San Giuseppe.

L’intervento a tutto tondo è stato voluto anche per coronare le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Vicenzo Vela, che nacque a Ligornetto il 3 maggio 1820. Simbolica però è anche la data odierna: il 3 ottobre è infatti il giorno della morte di Vela.

"Questo monumento funebre chiude in qualche modo un ciclo strategico - ci spiega Gianna Mina, direttrice del Museo Vela -, un ciclo di promozione di un artista che è stato sì grande nella sua espressività, ma soprattutto anche un cittadino che ha lasciato segni importanti di condivisione con la sua comunità".

Lo stato di conservazione era precario, con un marmo degradato e nero. Walter Frutiger, che ha diretto i lavori, durante la cerimonia ha descritto le tappe dell'intervento sulla tomba marmorea dove, oltre a Vincenzo Vela, sono sepolti gli altri suoi famigliari stretti. Il sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini ha da parte sua ricordato lo stretto e speciale legame dell'artista con la sua terra d'origine. Una terra a quell'epoca povera e di fatica. Il restauro, finanziato dalla città, è costato 90’000 franchi, ed era stato immaginato prima dell'aggregazione.

Al monumento funebre, il Museo Vela ha inoltre dedicato il nuovo numero della collana "Saggi sulla scultura" e, dal 25 ottobre, le specificità innovative del grande scultore saranno al centro di una nuova esposizione al museo Vela.