Inchiesta

Dietro un investimento, il primo attentato Incel in Svizzera

Nel settembre 2020 un 27enne investe due giovani donne nel Canton Turgovia: un attacco deliberato motivato da un’ideologia misogina

  • 9 minuti fa
L'uomo aveva pianificato l'azione per mesi

L'uomo aveva pianificato l'azione per mesi

  • Ida Künzle/SRF
Di: Stefanie Hasler, Sonja Mühlemann (SRF)/sf 

L’11 settembre 2020 ad Amriswil, nel Canton Turgovia, Sarah e Hiyoba stanno tornando tranquillamente da scuola in bicicletta quando un’auto accelera improvvisamente dietro di loro e le colpisce. Le due ragazze vengono sbalzate in aria e rimangono ferite a terra. Il conducente si dà alla fuga, ma la polizia lo arresta diverse ore dopo.

Quello che all’inizio sembra un incidente è in realtà il primo attentato Incel in Svizzera, secondo l’inchiesta di SRF Investigativ. Gli “Incel” sono uomini radicalizzati, spesso giovani, che vivono senza relazioni sessuali né amorose, loro malgrado. Alcuni esprimono la loro frustrazione online. Nei casi estremi, l’odio si trasforma in violenza reale, come nel caso di Amriswil.

Chi sono gli Incel?

Definizione: Incel è l’abbreviazione di involuntary celibate, ovvero “celibe involontario”. Il termine è usato soprattutto da giovani uomini che vivono senza rapporti sessuali e senza relazioni sentimentali, non per scelta.

Origine: Il termine è stato coniato da una donna queer. Questa studentessa canadese scriveva online delle sue paure di non trovare un partner. Ben presto, però, il termine Incel è stato adottato da uomini radicalizzati.

Ideologia: Al centro dell’ideologia Incel c’è la teoria chiamata “Black Pill”. Molti Incel ritengono di aver perso alla “lotteria genetica” e si percepiscono come poco attraenti. Secondo loro, le donne considerate belle, chiamate “Stacy”, sarebbero interessate solo agli uomini ipermascolini, i cosiddetti “Chad”.

Odio verso le donne: Nella sua forma più estrema, l’ideologia Incel sfocia in un odio aperto verso le donne. Queste vengono disumanizzate e definite “Femoids” (in italiano: “creature femminili umanoidi”). Spesso questa misoginia si intreccia con razzismo, antisemitismo e ostilità verso persone omosessuali o trans.

“Sembrava di essere in un brutto film dell’orrore.” Così Hiyoba descrive il momento in cui Kevin (nome di fantasia) l’ha investita con la sua auto. Insieme all’amica Sarah, la ragazza 15enne all’epoca dei fatti stava tornando da scuola in bicicletta. “Abbiamo esitato a un incrocio: a sinistra o a destra? Abbiamo fatto la scelta sbagliata” racconta Sarah. “All’improvviso ho sentito un colpo da dietro. Poi mi sono ritrovata a terra”.

Solitario e misogino (Impact Investigativ, SRF, 10.12.2025)

Un attacco pianificato per mesi

Uccidere o ferire gravemente delle persone, questo l’obiettivo di Kevin, 27 anni, quando è salito sulla sua auto quel giorno. Il suo movente? L’odio. L’odio per la società, per i migranti, per le donne. Ha pianificato il suo atto per mesi, ha comprato un’auto, delle armi. È quanto emerge dalla sentenza.

Una cosa, tuttavia, non era ancora nota: l’Ufficio federale di polizia (Fedpol) ha classificato l’attacco come un caso di estremismo Incel. Questa informazione è contenuta in un’analisi interna del 2022, ottenuta dalla SRF. Era la prima volta che Fedpol realizzava un’analisi sul movimento dei “celibi involontari”.

Fedpol non sorveglia sistematicamente l’estremismo Incel

L’attacco di Amriswil è citato nell’analisi sul movimento Incel realizzata da Fedpol nel 2022. “Le informazioni che avevamo all’epoca permettevano di concludere che l’ideologia Incel poteva essere un movente”, osserva Patrick Jean, portavoce di Fedpol.

“La problematica Incel sembra essersi aggravata negli ultimi anni in Svizzera”, sottolinea il rapporto. Tuttavia, questa affermazione vale solo per il periodo studiato (2017-2022). Fedpol non sorveglia sistematicamente la minaccia Incel: “Non esiste alcun mandato politico per farlo”, spiega Patrick Jean.

Oltre 50 morti nel mondo

Gli Incels si ritrovano online. Alcuni vi condividono paure e solitudine, altri si radicalizzano. Negli ultimi anni, diversi attentati sono stati compiuti da Incel in varie parti del mondo. La rabbia degli autori non è rivolta solo contro le donne, ma contro l’intera società.

Nel maggio 2014, un uomo di 22 anni uccide sei persone a Isla Vista, in California. In un video, l’autore dell’attentato afferma di voler vendicarsi del rifiuto delle donne. Nel novembre 2018, un Incel travolge numerose persone a Toronto, in Canada, causando almeno 10 morti. Anche l’attentato di Hanau, in Germania, nel febbraio 2020 è legato a questa ideologia. Secondo l’analisi di Fedpol, dal 2014 oltre 50 persone sono state uccise in attentati compiuti da Incel.

Gli autori di questi crimini hanno in comune di essere uomini isolati, spesso giovani, senza contatti sociali, radicalizzati in spazi online tossici. Anche Kevin frequenta questi forum. La sua vita si svolge soprattutto online. Non ha una formazione, non ha amici, è disoccupato. “(...) Ha sviluppato un’ideologia complottista globale, intrisa di razzismo, antisemitismo, omofobia e misoginia”, si legge nella sentenza del tribunale distrettuale di Arbon (TG) del 2023.

Un manifesto razzista, antisemita e misogino

Le dimensioni della comunità Incel sono difficili da stimare. Uno dei forum più grandi nel 2025 contava circa 34’000 membri. Per essere ammessi nella comunità, bisogna raccontare la propria storia e spiegare perché si è Incel. Le donne non sono ammesse, così come gli uomini omosessuali o gli eterosessuali che non si definiscono Incel. Una volta iscritti, si scopre un universo di odio. Bersaglio numero uno: le donne.

“La rabbia che si ritrova nei forum Incel nasce da una mascolinità ferita o dal sentimento di vedersi negare qualcosa che si ritiene dovuto”, spiega la sociologa Veronika Kracher. La violenza sessuale immaginata è una sorta di carburante in questi ambienti, aggiunge la specialista del movimento Incel: “Si tratta spesso di immaginare stupri o di condividere video in cui donne vengono violentate o uccise. Gli Incel sostengono che le donne siano responsabili delle loro sofferenze e che sia quindi legittimo odiarle e far loro del male”.

Anche Kevin trabocca di odio. Aveva scritto un manifesto, in inglese, perché voleva “pensare in modo internazionale”, secondo quanto riportato nella sentenza. SRF si è procurata l’intero testo, ma non lo ha pubblicato per evitare di dare visibilità ai suoi contenuti. Il documento rivela un mondo razzista, antisemita e misogino.

“Vi si trovano gli elementi tipici del linguaggio e dell’ideologia Incel: l’odio verso le donne, l’uso di concetti propri degli Incel, la posizione vittimistica. Ciò che manca sono le ossessioni per l’aspetto fisico e l’assenza di rapporti sessuali, molto presenti in altri attentati Incel”, osserva Kracher. Non si sa se Kevin si considerasse lui stesso un Incel. SRF lo ha contattato, ma non ha voluto esprimersi.

La diretta streaming, una tradizione macabra

Il giovane ha preparato il suo gesto per mesi. Ha comprato un’auto, diversi coltelli, una pistola soft air. Il giorno dell’attentato pubblica il suo manifesto online, accende la videocamera del telefono e avvia un livestream per trasmettere l’attacco in diretta su internet. Una pratica diventata una tradizione morbosa in questi ambienti, sottolinea Veronika Kracher: “L’obiettivo è trasformare la violenza in intrattenimento. Serve a lasciare un segno all’interno del movimento”.

Dopo aver investito Sarah e Hiyoba, Kevin fugge, ma la sua auto non è più in grado di circolare. Abbandonando il veicolo, dimentica il telefono. Secondo il tribunale, proprio questa dimenticanza avrebbe impedito altre vittime: “Non ha rinunciato per rimorso, ma perché, cambiando veicolo, aveva lasciato il telefono nell’altra auto, il che gli ha impedito di proseguire secondo il piano”, si legge nella sentenza.

Nel 2023, Kevin è condannato a tredici anni e mezzo di carcere dal tribunale distrettuale di Arbon (TG), in particolare per tentato omicidio. Invece di andare in prigione, viene internato in una struttura psichiatrica chiusa. Questo attacco resta, ad oggi, l’unico attentato Incel conosciuto in Svizzera.

Profonde conseguenze fisiche e psicologiche

Cinque anni dopo i fatti, le ferite sono ancora aperte per le due vittime. Da quando è stata travolta, Sarah non è mai più salita in bicicletta. Quanto a Hiyoba, ha dovuto rinunciare all’atletica. “Ho 20 anni e riesco a malapena a lavarmi i capelli da sola, perché il mio corpo non si è ancora completamente ripreso”, racconta. Quando va a trovare la famiglia ad Amriswil, evita ancora oggi la strada in cui è avvenuto l’attacco.

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Chi sono gli incel?

SEIDISERA 04.07.2025, 18:00

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