Approfondimento

I nitazeni, potenti oppioidi che preoccupano l’Europa

Oppioidi sintetici, i nitazeni sono fino a 50 volte più potenti del fentanyl e sono stati rilevati nel Regno Unito, in Estonia e anche in Svizzera

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Queste sostanze creano una forte dipendenza e vengono usate principalmente per tagliare l'eroina

  • Keystone
Di: Salomé Laurent (RTS)/sf 

Come il fentanyl, i nitazeni sono oppioidi sintetici, quindi prodotti in laboratorio. Agiscono in modo simile agli oppiacei derivati dal papavero, come l’eroina, ma sono molto più potenti e difficili da dosare, come specifica la scheda informativa di Infodrog.

I nitazeni sono stati sviluppati negli anni ‘50 da un’azienda farmaceutica svizzera, CIBA AG, che, dopo la fusione con Sandoz, è diventata Novartis nel 1996. Questi oppioidi erano inizialmente sviluppati come analgesici, quindi come antidolorifici.

Nitazeni già presenti anche in Svizzera (Tout un monde, RTS, 11.08.2025)

Le reti criminali hanno recuperato la ricetta e i nitazeni sono apparsi sulle strade negli Stati Uniti, in Canada, e poi in Europa a partire dal 2019. Oggi, la loro produzione, logistica e commercio avvengono illegalmente principalmente dalla Cina.

Nel 2023, 28 paesi hanno segnalato la presenza di una ventina di tipi diversi di nitazeni alle Nazioni Unite. Dodici di questi sono ora sotto controllo internazionale.

Meno eroina, più nitazeni

In Europa, “un buon numero di questi nitazeni arriva sul mercato a causa della diminuzione della produzione di oppio in Afghanistan. L’Europa dipende fortemente dall’Afghanistan per il suo approvvigionamento di eroina e i nitazeni in qualche modo colmano questo vuoto”, spiega Gillian Shorter, docente di psicologia clinica ed esperta della crisi degli oppioidi nel Regno Unito, intervistata dalla RTS.

Questi oppioidi sintetici, che creano una forte dipendenza, oggi vengono utilizzati principalmente come sostanza da taglio, in particolare per l’eroina, al fine di aumentare il volume del prodotto venduto, senza informare l’acquirente.

I nitazeni rappresentano un rischio mortale, afferma David Tebbet, dell’organizzazione indipendente “Transform Drug Policy Foundation” con sede nel Regno Unito e coinvolta nelle discussioni sulla regolamentazione delle droghe all’ONU. “La potenza dei nitazeni è incredibile. Anche se una persona tollera gli oppioidi, i nitazeni sono così potenti che una quantità minima, equivalente a un granello di sabbia, può contribuire a provocare un’overdose respiratoria” afferma lo specialista.

Aumento dei decessi per overdose

In Estonia, secondo le Nazioni Unite, il numero di decessi per overdose legati ai nitazeni è aumentato negli ultimi anni. I dati pubblicati dal Governo britannico fanno stato di 458 morti legati ai nitazeni tra giugno 2023 e gennaio 2025. “Ogni regione dell’Inghilterra ha registrato almeno un decesso legato ai nitazeni”, sottolinea Gillian Shorter.

In Svizzera, non esistono statistiche precise, ma alcuni casi sono segnalati sul sito della Confederazione. “Nei centri di drug checking, alcune persone hanno portato sostanze sospette e sono stati trovati nitazeni. Si trattava per lo più di persone che avevano ordinato prodotti su Internet”, sottolinea Barbara Broers, professoressa in medicina delle dipendenze e coautrice della scheda informativa di Infodrog sugli oppioidi sintetici in Svizzera. “Forse è solo la punta dell’iceberg e ce ne sono già un po’ ovunque” aggiunge.

Oggi, la grande sfida legata a questa sostanza mortale è riuscire a rilevarla, dato che molti test tossicologici disponibili sul mercato non sono in grado di farlo. Durante un’autopsia, inoltre, è possibile che i medici analizzino solo le prime droghe trovate nel corpo, trascurando la presenza dei nitazeni.

Verso una crisi degli oppioidi in Europa?

Gli esperti in dipendenze sottolineano la minaccia di una crisi degli oppioidi sul suolo europeo. Tuttavia, non è possibile prevedere quando potrebbe verificarsi, ed è quindi importante anticipare e non limitarsi a reagire. Negli Stati Uniti, nel 2024, sono stati registrati 80’000 decessi legati agli oppioidi.

Gli specialisti propongono diverse misure per prepararsi: più spazi di drug checking, dove i consumatori possono far analizzare le loro sostanze e conoscere la loro composizione, un miglior accompagnamento delle persone con dipendenze, spesso stigmatizzate, una maggiore sensibilizzazione della popolazione sul tema delle droghe e sulle manovre di primo soccorso in caso di overdose. Le associazioni chiedono agli Stati di investire maggiormente in questo settore.

Altri problemi restano da affrontare nel caso in cui una nuova ondata di oppioidi di questo tipo si diffondesse ampiamente in Europa, in particolare la questione dell’approvvigionamento di Naloxone, un farmaco antidoto che permette di invertire l’arresto respiratorio causato dagli oppioidi.

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Notiziario

Notiziario 08.08.2025, 15:00

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