Dialogo

Svizzeri soddisfatti ma meno uniti

Nonostante la crescente instabilità globale, resta costante la soddisfazione della maggior parte della popolazione per la propria vita, secondo un grande sondaggio della SSR

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RG 07.00 del 04.09.2025: i risultati del sondaggio “Svizzera, come stai?”

RSI Info 04.09.2025, 07:16

  • Keystone
Di: Marco Morell (SRF)/sf 

Negli ultimi tre anni, il mondo ha attraversato una fase di crescente instabilità: crisi geopolitiche, cambiamenti economici e tensioni sociali hanno contribuito a rendere il contesto globale più incerto. Nonostante questo scenario turbolento, il livello di soddisfazione per la propria vita espresso dalla popolazione in Svizzera è rimasto alto.

È quanto emerge dal sondaggio della SSR “Svizzera, come stai?”, uno dei più grandi realizzati nel Paese, condotto per tre volte in tre anni dall’istituto di ricerca gfs.bern e che ha visto la partecipazione di oltre 50’000 persone a ciascuna edizione.

Oltre i quattro quinti dei partecipanti si sono dichiarati più o meno soddisfatti negli ultimi tre anni, anche se si è registrato un costante leggero calo.

“L’elevata soddisfazione in tutti e tre i sondaggi mi ha molto sorpreso”, sottolinea Urs Bieri di gfs.bern. Sono tre le ragioni, che identifica sulla base del sondaggio, che spiegano il benessere generale: per due terzi delle persone interrogate, la situazione finanziaria non rappresenta un peso; meno di una persona su sette è preoccupata di perdere il lavoro nel prossimo anno; e il 90% si sente sicuro nella vita quotidiana.

Un quinto di insoddisfatti

C’è però anche l’altra faccia della medaglia, chi non è soddisfatto della propria vita, circa una persona su cinque. “Si tratta di coloro che devono fare i conti con i prezzi elevati in Svizzera, soffrono di problemi di salute o sono sottoposti alle crescenti esigenze di rendimento”, secondo l’analisi di Bieri. Il gruppo degli scontenti non è comunque cresciuto negli ultimi tre anni, nonostante l’aumento dei prezzi e dei premi di cassa malati.

Bisogna però fare delle distinzioni tra le regioni: nella Svizzera tedesca e romancia la soddisfazione è leggermente più alta rispetto a quella francese e italiana. Tra gli italofoni emerge in particolare una maggiore preoccupazione per quanto riguarda i premi di cassa malati, la previdenza vecchiaia e l’onere fiscale.

Più pessimisti sul futuro

Al sentimento positivo diffuso a livello nazionale si contrappongono due cambiamenti che possono essere interpretati come segnali d’allarme. Da un lato le aspettative rispetto al futuro sono diventate più negative: nell’ultima edizione del sondaggio solo il 20% ritiene che oggi i bambini possano crescere in Svizzera spensierati come nessuna generazione prima di loro. Nel 2023, questa percentuale era del 32%.

Dall’altro, la base di valori comuni e condivisi nella Confederazione si è indebolita. Se nel 2024 il 68% riteneva che la maggior parte dei concittadini condividesse gli stessi valori, oggi lo pensa solo il 58%.

Per Urs Bieri si tratta di un dato da prendere sul serio e lo interpreta come conseguenza di una crescente polarizzazione. “I valori comuni sono sotto pressione - sottolinea - anche se siamo ancora ben lontani dalla situazione che si osserva, ad esempio, negli Stati Uniti”.

In questo quadro si inserisce anche il fatto che l’84% degli intervistati ritiene che negli ultimi anni le persone in Svizzera siano diventate più egoiste e meno rispettose. Un giudizio che però riguarda solo gli altri: l’80% afferma di comportarsi in modo rispettoso nella vita quotidiana.

Il sondaggio

I risultati di “Svizzera, come stai?” si basano su un sondaggio rappresentativo di 55’006 residenti in Svizzera. È stato condotto dall’istituto di ricerca gfs.bern tra il 12 maggio e il 15 giugno 2025 per conto della SSR. Si tratta della terza edizione del sondaggio. Rispetto alle versioni precedenti, alcune domande erano nuove o diverse, ma la maggior parte erano identiche.

3000 intervistati sono stati selezionati da un panel online da gfs.bern, al fine di ottenere un quadro rappresentativo della popolazione svizzera (dai 16 anni in su). Il campione è stato stratificato in base alla regione linguistica e proporzionato in base all’età e al sesso.

Gli altri partecipanti hanno completato il questionario online. Sono stati invitati a farlo tramite i canali della SSR, ma hanno deciso autonomamente se partecipare o meno. Questo metodo di indagine non è rappresentativo. La rappresentatività viene raggiunta attraverso specifiche procedure di ponderazione e convalida dei dati.

L’errore di campionamento è di ±1,8% al 50/50 e 95% di probabilità.

Radiogiornale 07.00 del 04.09.2025

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