Tutte le strade portano a Roma, dice il proverbio... ma dove erano queste strade? Ricercatori hanno creato il primo atlante completo dei 300’000 chilometri di vie dell’Impero romano.
Il sito Itiner-e, simile a Google Maps, ““riunisce 200 anni di ricerche: tutto ciò che sappiamo sui luoghi in cui le strade sono state studiate ed esplorate è stato combinato con immagini satellitari e carte topografiche che mostrano le tracce, nel paesaggio, dove i percorsi avrebbero potuto trovarsi”, spiega Tom Brughmans, professore associato di archeologia all’Università di Aarhus, in Danimarca, e co-direttore del progetto, ai microfoni della RTS.
Nuovi dati mostrano l’estensione delle antiche vie romane (19h30, RTS, 16.11.2025)
“Il nostro lavoro ha rivelato che le strade dell’Impero romano sono molto più lunghe di quanto si pensasse in precedenza”, precisa. Il loro strumento mette in evidenza 100’000 chilometri di tratti aggiuntivi rispetto alle stime precedenti.
Il sito mostra strade talvolta inedite. Per altre, si tratta di tracciati più precisi rispetto a prima, ad esempio le strade che zigzagano verso un passo di montagna, mentre finora erano rappresentate in linea retta.

La rete completa delle vie romane mappata dal nuovo atlante digitale
Chiunque può esplorare questo strumento per vedere dove passavano le vie romane. Alcune attraversavano l’attuale Svizzera, come a Losanna, vicino al museo e alle rovine romane di Vidy. Il sito ci informa anche che le strade losannesi furono costruite dall’imperatore Claudio, nel 47 dopo Cristo.
“Il Decumanus maximus, la principale via che attraversa la città di Lousonna da est a ovest, conduce a diversi dei suoi edifici principali, come il grande tempio”, spiega Karine Meylan, direttrice del Museo romano di Losanna-Vidy. “Questa rete è davvero fondamentale per l’Impero romano. Permette di consolidare il suo potere politico e militare e favorisce anche gli scambi culturali”, ricorda Meylan, che precisa: “Qui, a Lousonna, abbiamo la prova del culto della dea egizia Iside, reso possibile proprio grazie alla rete stradale”.
Questo strumento consente inoltre uno studio più dettagliato sull’espansione dell’economia romana, sulla diffusione delle epidemie attraverso le migrazioni di massa e sull’invasione dei popoli germanici lungo queste stesse strade, che portò alla caduta dell’Impero.
Altre strade da scoprire
Il progetto è solo agli inizi. “Un gran numero di insediamenti romani non è ancora collegato alla nostra rete tramite strade conosciute. Molti di questi percorsi potranno ancora essere scoperti, anche in Svizzera”, indica Tom Brughmans.
“A Lousonna, gli archeologi hanno appena scoperto due nuovi tratti di strada. Non sono ancora stati inventariati e presto potranno essere aggiunti a questa nuova mappa digitale, collaborativa ed evolutiva”, aggiunge Karine Meylan.
Questa cartografia può essere vista come una finestra temporale per comprendere ancora meglio la storia del Vecchio continente.
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