Da quando, in settembre, è stata ventilata la possibilità che il Consiglio federale potrebbe autorizzare l’importazione di polli trattati con cloro dagli Stati Uniti, in cambio di un abbassamento dei dazi, il tema ha acceso discussioni e timori in Svizzera.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/svizzera/Una-riduzione-dei-dazi-in-cambio-del-pollo-al-cloro--3115640.html
È ormai chiaro che l’intesa raggiunta tra Berna e Washington prevede un aumento dei contingenti di carne statunitense, pollame incluso, che potrà essere importata esente da tariffe doganali.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/svizzera/Dazi-%E2%80%9Cil-settore-agricolo-%C3%A8-chiamato-una-volta-in-pi%C3%B9-a-fare-la-sua-parte%E2%80%9D--3280973.html
Non è ancora chiaro se l’intesa preveda un allentamento delle regole sull’importazione di carne trattata chimicamente, anche se Guy Parmelin ha recentemente affermato che è un possibile argomento sul tavolo dei negoziati.
Le associazioni di consumatori non hanno perso tempo e hanno già chiesto che, se dovesse essere importata, sia sottoposta a un obbligo di dichiarazione, in modo che sia chiaramente identificabile come già avviene per la carne trattata con gli ormoni.
Cos’è il pollo al cloro?
Per pollo al cloro si intende il pollame che, dopo la macellazione, viene immerso in un bagno d’acqua contenente sostanze chimiche per eliminare batteri come Salmonella e Campylobacter. Negli Stati Uniti, si compensano in questo modo standard igienici meno rigorosi nell’allevamento e durante la macellazione. Il nome è restato, anche se oggi la carne non viene quasi più trattata con il cloro, ma con soluzioni a base di acido peracetico.
Il punto sul pollo al cloro (News Plus, SRF, 18.11.2025)
I motivi del divieto
Nonostante il trattamento sia cambiato nel tempo, il divieto di importazione per il momento resta. La Svizzera si è infatti adeguata al diritto dell’Unione Europea anche per quanto riguarda la legislazione alimentare nell’ambito dei bilaterali. Un’ordinanza del Consiglio federale stabilisce il divieto della carne trattata con cloro o altre sostanze chimiche.
La Svizzera, come l’UE, hanno una strategia diversa da quella degli Stati Uniti, sottolinea Roger Stephan, direttore dell’Istituto per la sicurezza e l’igiene alimentare dell’Università di Zurigo: “Si fa molta attenzione all’igiene in tutto il processo di macellazione”. In Svizzera non è quindi obbligatoria la decontaminazione dopo la macellazione, come conferma l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV): “Garantire l’igiene tramite un procedimento successivo” contraddice il principio svizzero.
È pericoloso per la salute?
In linea di principio, il cloro in piccole quantità non è nocivo, afferma Stephan: “In molti Paesi l’acqua potabile viene trattata in questo modo”. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha già stabilito nel 2011 che la carne di pollame trattata con piccole quantità di cloro non comporta rischi per la salute umana. “Il pollo al cloro non dovrebbe quindi spaventare” secondo l’esperto.
Anche le autorità svizzere condividono questa posizione: “La disinfezione superficiale degli alimenti di origine animale con una soluzione di cloro, come avviene negli Stati Uniti, è secondo le conoscenze scientifiche attuali innocua per la salute”, scrive l’USAV.
Lo troveremo nei nostri piatti?
Prima che il pollame trattato chimicamente possa essere importato in Svizzera, il Consiglio federale dovrebbe abolire il divieto in vigore. Inoltre, se la dichiarazione d’intenti tra Svizzera e Stati Uniti dovesse diventare un accordo vincolante, anche il Parlamento svizzero ne potrà discutere. Infine, per i trattati commerciali, esiste anche la possibilità di un referendum facoltativo. Si potrebbe quindi arrivare a un voto popolare sul trattato con gli Stati Uniti.
Resta poi da vedere se questo tipo di carne sarebbe effettivamente richiesta dagli svizzeri. Secondo Markus Ritter, presidente dell’Unione svizzera dei contadini, il pollo al cloro non farebbe breccia nel mercato elvetico.

I "polli al cloro" statunitensi sono pericolosi?
SEIDISERA 20.11.2025, 18:00
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Telegiornale 16.11.2025, 20:00









