La borsa svizzera dovrebbe accogliere una quindicina di nuove matricole nel 2024, dopo lo scarso dinamismo che ha caratterizzato quest’anno: lo ha indicato Christian Reuss, responsabile di SIX Swiss Exchange, cioè l’entità che gestisce il mercato elvetico all’interno dell’operatore finanziario SIX.
L’elevato numero di IPO (initial public offering, gli sbarchi in borsa) è dovuto all’accumulo di progetti in un contesto di recente forte rallentamento, spiega il dirigente in un’intervista all’agenzia Awp. Negli ultimi tempi l’ambiente generale non è stato favorevole: la borsa elvetica ha registrato una media di sole cinque IPO all’anno nell’ultimo lustro.
Le aziende di solito preferiscono una situazione di mercato stabile, con bassa volatilità e valutazioni elevate. “Le condizioni che abbiamo visto negli ultimi tre anni sono completamente opposte. Ma questo non significa che nessuno voglia raccogliere fondi, anzi. Al momento, probabilmente abbiamo la più forte pipeline di potenziali candidati all’IPO degli ultimi anni”. Le aziende stanno semplicemente aspettando il momento giusto, che Reuss spera arrivi nella prima metà del 2024. “Tutti attendono la prima IPO, quella che farà ripartire il mercato”.
Il manager ha fornito indicazioni anche sull’acquisizione della borsa spagnola (Bolsas y Mercados Españoles, BME) da parte di SIX, avvenuta tre anni or sono. Le contrattazioni avvengono ancora su due sistemi diversi, mentre il consolidamento previsto al momento della transazione si è rivelato più complesso di quanto inizialmente preventivato, sia in termini tecnologici che normativi. “Ciò significa che attualmente due piattaforme operano in parallelo”, ha concluso Reuss. Per assumere il controllo di BME il gruppo SIX aveva ha pagato 2,6 miliardi di euro.
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Telegiornale 04.12.2023, 12:30