Gli economisti di UBS, riuniti lunedì a Zurigo, hanno smorzato l'ottimismo di inizio anno parlando di un’Europa fragile, senza una vera locomotiva e di un Vecchio Continente a rischio di recessione. Un'insicurezza generale, è stato sottolineato, che potrebbe pesare anche sulle prospettive di crescita della Svizzera.
Gli esperti hanno messo a confronto l'andamento delle economie di Stati Uniti, Cina ed Eurozona negli ultimi 10 anni e i dati che emergono sono tutt’altro che rassicuranti.
Neanche gli ultimi indicatori sui consumi e la crisi ucraina fanno ben sperare: in generale c'è un clima di insicurezza, che è veleno per gli investimenti. Scenario simile pure nella Confederazione, è stato sottolineato, dove le prospettive di crescita per quest'anno e per il prossimo dovrebbero restare attorno all'1,5%.
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