La difesa della soglia minima di 1,20 franchi contro un euro è al centro della strategia monetaria della Svizzera. Lo ha ribadito Thomas Jordan, durante i lavori del Forum economico mondiale in corso a Davos.
"Spetta a ogni paese la scelta di un programma. Noi abbiamo optato per un concetto semplice, al centro del quale figura il tasso di cambio", ha dichiarato il presidente della Banca nazionale svizzera, soffermandosi sulla misura di politica monetaria in vigore dal settembre del 2011.
Con riferimento alle perdite subite nel 2013 dalla BNS - e al conseguente e mancato versamento di dividendi ai cantoni - Jordan ha osservato che l'istituto d'emissione non ha "l'obiettivo o il mandato di fare profitti per il Governo". Centrali, per il mandato della BNS, sono la stabilità dei prezzi ed il sostegno all'economia, ha aggiunto.
Red.MM/ATS/ARi