A quasi quattro mesi dall’annuncio di Donald Trump, i dazi doganali da lui definiti “reciproci” entreranno in vigore domani (venerdì), con un forte aumento per la maggior parte dei prodotti che entrano negli Stati Uniti. A partire dal 1° agosto una serie di sovrattasse saranno applicate alla maggior parte dei partner commerciali degli Stati Uniti, alcune delle quali, settoriali, molto pesanti, come quella del 50% prevista sul rame. E questa volta, dopo due pause, non ci saranno ulteriori rinvii.
Radiogiornale delle 07.00 del 31.07.2025: Il servizio di Sofia Stroppini sui dazi
RSI Info 31.07.2025, 07:00
Contenuto audio
“Tutto sarà fatto venerdì”, ha assicurato il segretario al Commercio, Howard Lutnick. “Il 1° agosto è il giorno in cui applicheremo queste aliquote e dopo non saranno più oggetto di discussione”. Per circa 80 Paesi, tra cui i 27 dell’Unione Europea (UE), i dazi doganali applicati ai loro prodotti dovrebbero quindi aumentare a partire da mezzanotte di venerdì, attestandosi tra l’11% e il 50%, a seconda dell’origine dei prodotti.
L’UE, il Giappone, la Corea del Sud, il Regno Unito, il Vietnam, l’Indonesia e le Filippine hanno raggiunto un accordo con la Casa Bianca, ottenendo sovrattasse inferiori a quelle inizialmente annunciate. Ricordiamo che per la Svizzera sono previsti dazi al 31%.

Dazi statunitensi, l'attesa della Svizzera
Telegiornale 29.07.2025, 20:00
I prodotti europei saranno quindi tassati al 15%, contro il 20% previsto all’inizio di aprile, dopo essere stati addirittura minacciati per un certo periodo di tempo con una tassa del 30%. Tuttavia, con solo sette accordi annunciati, il più delle volte un quadro di negoziati futuri piuttosto che un vero e proprio accordo commerciale, la Casa Bianca è molto lontana dalle “decine di accordi” che sosteneva di poter firmare durante la pausa di 90 giorni avviata all’inizio di giugno.
Il Brasile dovrebbe essere il Paese più colpito, con un sovrapprezzo del 50% come ritorsione per le azioni legali intraprese contro il suo ex presidente Jair Bolsonaro, accusato di tentato colpo di Stato dopo la sua sconfitta alle elezioni presidenziali del 2022, una “caccia alle streghe” secondo il suo alleato Donald Trump. L’inquilino della Casa Bianca ha firmato mercoledì un decreto in tal senso, che entrerà in vigore il 6 agosto.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/economia/Caff%C3%A8-amaro-per-Lula-Trump-%E2%80%9CDazi-del-50%E2%80%9D--3011496.html