Economia e Finanza

L’oro perde terreno, dopo i record degli ultimi giorni

L’oncia è passata dai quasi 4’400 dollari di lunedì a poco più di 4’000

  • 2 ore fa
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Radiogiornale delle 12:30 del 22.10.2025: il servizio di Marzio Minoli

RSI New Articles 22.10.2025, 14:41

  • Keystone
Di: Radiogiornale-M.Minoli/ludoC 

Dopo i record di questi ultimi giorni, l’oro sta perdendo terreno. L’oncia è passata dai quasi 4’400 dollari di lunedì a poco più di 4’000 di oggi, mercoledì 22 ottobre. A fare notizia è soprattutto il fatto che l’oro ha perso in una sola seduta, quella di ieri, il 5%. La perdita giornaliera più alta dal 2020. Perdita che si aggiunge a quella dei giorni precedenti, portando a un calo totale del prezzo dell’oro del 10% in due giorni.

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Dal sito bullionvault.com

La recente corsa all’oro era stata innescata dai timori degli investitori sulla situazione internazionale, i livelli di debito pubblico e anche le aspettative di pochi tagli ai tassi d’interesse soprattutto da parte della banca centrale statunitense. Ma oltre alle considerazioni economiche, a spingere gli acquisti è anche stato il semplice fatto che l’oro continuava a salire.

Un comportamento di alcuni investitori che nasconde delle insidie: infatti, quando si è raggiunto un livello di guadagno soddisfacente, ecco che si innesca il movimento inverso, vendendo e facendo scendere il prezzo, anche in modo repentino, come appena successo.

Ora gli analisti si attendono una fase di consolidamento attorno ai 4’000 dollari l’oncia, anche perché - elemento da non sottovalutare - a causa del blocco delle attività non essenziali del governo statunitense (il cosiddetto “shutdown”, ndr.) è difficile capire il reale stato dell’economia degli USA. Infatti mancano statistiche economiche aggiornate, uno strumento fondamentale per gli investitori.

Franco si rafforza sull’euro

Nel frattempo, il timore di un’escalation nelle vertenze commerciali mondiali sta avendo un forte impatto anche sui mercati valutari: gli investitori si rivolgono verso i tradizionali beni rifugio come il franco svizzero, che ha raggiunto un massimo storico sull’euro. Ieri (martedì) in giornata la moneta europea ha toccato un minimo a 0,9210 franchi, il livello più basso di sempre, se si esclude la giornata del 15 gennaio 2015, giorno in cui la Banca nazionale svizzera (BNS) abolì la soglia minima di 1,20 fino ad allora fissata in modo unilaterale, scatenando una tempesta sui mercati dei cambi: quel giorno l’euro precipitò a tratti sino a 0,8423 franchi (un valore che peraltro non tutti considerano come effettivo: in alcuni momenti non fu più nemmeno possibile determinare il corso). In seguito nella giornata odierna l’euro è leggermente tornato a salire e nel pomeriggio ha raggiunto 0,9320 franchi. Da parte sua il dollaro viene scambiato a 0,7950 franchi. (ATS)

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