La Federal Reserve statunitense ha abbassato mercoledì per la terza volta consecutiva di un quarto di punto i suoi tassi di interesse, una decisione ampiamente attesa dai mercati ma segnata anche dall’opposizione di un numero crescente di membri all’interno dell’organo dirigente della Fed stessa: si sono detti contrari in tre su 12, due volevano lo status quo - nel timore di stimolare l’inflazione - e uno (di recente nomina trumpiana) chiedeva una riduzione di mezzo punto.
Il tasso si situa ora nella forchetta compresa fra il 3,5 e il 3,75%, ai minimi degli ultimi tre anni. Le Fed, il cui presidente Jerome Powell dovrebbe lasciare l’incarico il prossimo anno ed essere sostituito da un fedelissimo del capo dello Stato, stima che nel corso del 2026 procederà a un ulteriore ribasso. Le previsioni per il PIL del prossimo anno (+2,3%) migliorano, come quelle per il rincaro (dal 2,6 al 2,4%), mentre per la disoccupazione sono stabili al 4,4%.
Tuttavia, i dati disponibili - a causa del lungo shutdown dell’autunno - non sono attualizzati. Quelli più recenti risalgono a settembre.

Trump contro la governatrice della FED
Telegiornale 26.08.2025, 20:00






